Scorrere continuamente e senza sosta brevi video su TikTok accentuerebbe il senso di noia, invece che – come si tende a credere piuttosto comunemente – ridurlo: questa è l’estrema sintesi dei risultati di uno studio condotto dall’Università di Toronto che ha dimostrato come nell’era della velocità e dei social che spingono per creare contenuti da ‘divorare’ uno dopo l’altro, l’utente (o, meglio, il suo cervello) continua a divertirsi di più con un singolo contenuto lungo; ancora meglio quando non ha la possibilità di modificare la velocità o saltare da un punto all’altro a piacere.



Lo studio canadese – citato da OrizzonteScuola e pubblicato sul Journal of Experimental Psychology – ha coinvolto mille e 200 partecipanti americani e canadesi tra i 15 e 45 anni, sottoponendoli ad una serie di esperimenti per comprendere come funziona lo stimolo della noia se sottoposto a video brevi o lunghi: in totale gli esperimenti erano sette e in un primo momento sembravano aver confermato l’idea che una durata minore e la possibilità di scorrere a piacere aumentavano l’appagamento; ma i restanti 5 test hanno smentito definitivamente questa ipotesi.



Lo studio sui video brevi e la noia: “Un contenuto lungo è simile ad un film al cinema”

Dopo un’iniziale libertà assoluta sulla fruizione dei contenuti, i ricercatori hanno fatto guardare interamente un video di 10 minuti ai partecipanti, senza lasciargli la libertà di aumentare la velocità, saltarlo o modificare il punto di visione: questo test in particolare avrebbe confermato che la maggior parte di loro provava un maggiore senso di appagamento; mentre alzando il tiro a 50 minuti, ma con la possibilità di saltare avanti e indietro ha ridotto il divertimento.

L’ipotesi alla base di questo contro intuitivo meccanismo (dato che tendenzialmente si usano proprio i contenuti brevi di piattaforme come TikTok per ridurre il senso di noia) arriva dall’autrice dello studio Katy Tam che ipotizza che un video lungo senza interazioni di alcun tipo avvicini l’esperienza a quella del cinema, oltre ad aumentare la concentrazione dello spettatore – che, dunque, si sente più appagato -; mentre una fruizione rapida riduce il divertimento perché il contenuto viene percepito come meno importante o interessante in una sorta di circolo in cui tutto diventa noioso.