Dopo l’Aula del Senato, anche quella della Camera ha approvato la risoluzione sullo scostamento di bilancio in vista del decreto agosto a maggioranza assoluta. I voti favorevoli sono stati 326, uno contrario, 222 invece gli astenuti (Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia). «Maggioranza al Senato? È andata bene. La maggioranza è forte», il commento del premier Giuseppe Conte, come riportato dall’Ansa. Poi ha aggiunto: «Oggi è stato votato lo scostamento di bilancio e credo che la maggioranza abbia dato una prova della sua forza». In occasione del suo intervento al Senato, il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri ha parlato del decreto agosto, annunciando che «sarà varato la prossima settimana anche sulla base di un confronto costruttivo con il Parlamento». Riguardo i contenuti: «Le maggiori risorse saranno utilizzate per intervenire prioritariamente su occupazione, fisco e liquidità, enti territoriali, istruzione e altre misure generali e settoriali a sostegno della crescita». (agg. di Silvana Palazzo)



SCOSTAMENTO BILANCIO, VIA LIBERA SENATO: 170 VOTI A FAVORE

Via libera allo scostamento di bilancio di 25 miliardi. È terminato poco fa il voto in Senato: l’Aula ha approvato la Relazione con 170 sì, 4 no e 133 astenuti, quelli del centrodestra che aveva annunciato la loro intenzione di non votare contro ma di astenersi. Per il terzo scostamento di bilancio chiesto dal governo per fronteggiare la crisi legata alla pandemia di Covid-19 doveva essere espresso a maggioranza assoluta dei membri del Senato, quindi con almeno 160 voti. Ma l’Aula del Senato si è pronunciata su due distinti atti di indirizzo, quindi non solo sullo scostamento ma pure sul piano nazionale di riforme che però poteva essere approvato a maggioranza semplice, non assoluta. Il centrodestra, come preannunciato, si è astenuto in Aula sul nuovo deficit e ha invece votato contro sul Pnr. In quest’ultimo caso il voto a favore è arrivato con 169 sì e 137 no. (agg. di Silvana Palazzo)



SCOSTAMENTO BILANCIO, IN SENATO INTERVIENE GUALTIERI

Il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri ha preso la parola al Senato prima del voto sullo scostamento di bilancio. Il titolare del Tesoro ha evidenziato che «scostamento e Pnr rappresentano bene le due dimensioni dello sforzo che il Governo sta effettuando da un lato per misurarsi con gli effetti economici immediati della pandemia, dall’altro per definire le linee di un’azione di riforma più ampia capaci di rendere la ripresa duratura e sostenibile», per poi ribadire: «Le risorse autorizzate dal Parlamento hanno permesso di realizzare interventi straordinari per dimensione e portata. Complessivamente parliamo di 6 punti percentuali di Pil di maggiore indebitamento, uno sforzo enorme ma reso necessario della portata della crisi, per sostenere lavoratori, imprese, famiglie colpiti duramente dalla pandemia». Poi un’analisi per macro-aree: «Di questi 100 miliardi – tenendo conto dell’orientamento del Governo – circa 35 andranno per il lavoro e gli ammortizzatori sociali; più di 40 per le imprese; più di 12 per le regioni e gli enti territoriali; più di 11 per sanità, scuola e servizi sociali». (Aggiornamento di MB)



SCOSTAMENTO BILANCIO, LA DIRETTA DEL VOTO AL SENATO

Il voto sul nuovo scostamento di bilancio, il terzo dopo quelli di marzo e aprile, per fronteggiare l’emergenza coronavirus si preannuncia delicato per il governo. Parliamo di 25 miliardi di euro importanti per la proroga della cassa integrazione e per i sussidi da erogare nella seconda metà dell’anno, che si aggiungono ai 55 già autorizzati dal Parlamento. L’articolo 81 della Costituzione prevede che per il via libera serva la maggioranza assoluta in un voto di entrambe le camere. Alla Camera deputati di M5s, Pd, Liberi e Uguali e Italia Viva sono convinti di raggiungere i 316 voti necessari, invece il discorso cambia in Senato, dove servono 160 senatori, mentre il premier Giuseppe Conte può contare su 153 senatori della maggioranza. A questi si possono sommare i sei onorevoli del gruppo per le Autonomie, più i componenti del gruppo Misto, ma i numeri ora sono incerti. Stavolta, infatti, l’opposizione non garantisce il suo sostegno all’esecutivo. L’idea maturata nelle scorse ore è quella di non partecipare al volto del nuovo scostamento di bilancio.

VOTO SCOSTAMENTO BILANCIO: CDX CHIEDE DIALOGO

Il centrodestra si schiera compatto, dunque, per l’astensione sul voto del nuovo scostamento di bilancio. Attraverso le pagine del Sole 24 Ore, i leader dell’opposizione Matteo Salvini, Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni hanno inviato una lettera aperta al premier Giuseppe Conte chiedendo che vengano accolte le loro proposte su fisco, lavoro e giustizia sociale, senza garantire aprioristicamente il suo appoggio. «Se dalla risposta che verrà data alle Camere ci renderemo conto che il voto che ci viene chiesto è destinato ad avere effetti costosi e improduttivi, funzionali soltanto alla ricerca del consenso per i partiti della maggioranza, in questa caso sarà proprio l’interesse nazionale ad impedirci di votare lo scostamento». Per votare il nuovo scostamento di bilancio il centrodestra vuole un’apertura al dialogo dal governo, infatti nelle ultime ore sono stati mandati altri segnali a palazzo Chigi. Claudio Durigon della Lega, entrando alla Camera dei Deputati, ha dichiarato: «Disposti a votare scostamento di bilancio se usato per rinviare scadenze fiscali».

DIRETTA VOTO SCOSTAMENTO DI BILANCIO