Matteo Renzi e la sua esperienza negli scout: il leader di Italia Viva nella lunga intervista a Rivelo ha anche parlato della sua avventura in età giovanile nel movimento dedito alla formazione fisica, morale e spirituale. L’ex premier, oggi senatore, ha spesso parlato del suo rapporto con lo scautismo ed ai microfoni di Lorella Boccia ha rivelato che è risultato decisivo anche dal punto di vista sentimentale: è così, infatti, che ha conosciuto la moglie Agnese Landini. Ecco le sue parole nel programma in onda su Real Time: «È vero che ci siamo conosciuti durante gli scout. Gli scout sono una bellissima opportunità educativa. Nel nostro caso sono anche un’incredibile agenzia matrimoniale… anche mia sorella si è sposata incontrando il marito agli scout. Un’agenzia matrimoniale non avrebbe potuto funzionare meglio».



MATTEO RENZI E L’ESPERIENZA NEGLI SCOUT

Matteo Renzi, oggi 45 anni, ha vissuto l’esperienza negli scout da giovanissimo e nella sua bio del sito ufficiale afferma di portarsi dietro da quell’esperienza «la voglia di giocare e di “lasciare il mondo un po’ migliore di come lo abbiamo trovato”», citando Baden Powell. E quale era il soprannome di Matteo Renzi negli scout? Né Ghepardo e né Giaguaro, ma «Grillo esuberante»: a rivelarlo è stato lo stesso politico in una intervista pubblicata sulla rivista online dell’Agesci “Camminiamo insieme”. Nessun collegamento al fondatore del Movimento 5 Stelle, sia chiaro, ma non mancano gli aneddoti sulla sua esperienza. Uno su tutti? Di quando era a capo in route: «Ci siamo persi e abbiamo dormito all’addiaccio. Ma eravamo in Garfagnana, non in Amazzonia. Era il 1996 o il 1997 e io mi ero anche impuntato sul fatto che nessuno dei ragazzi portasse con sé il telefonino…».

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