In Australia sono stati avviati già da tempo diversi programmi nazionali di screening per il cancro, gratuiti per la popolazione, dopo aver portato avanti con successo le campagne per il cancro al seno e quello al collo dell’utero ora in particolare il più recente è quello che previene e diagnostica precocemente il tumore intestinale. Nonostante questo tipo di test sia considerato fondamentale per salvare la vita alle persone, ci sono molti esperti medici che sostengono la necessità di porre più attenzione su una possibile sovradiagnosi.
In occasione del Cancer Screening Symposium organizzato dalla Public Health Association in Australia, l’associazione chirurghi britannica ha presentato un’indagine che mostra tutti i possibili danni derivati dagli screening di massa fino a catalogare questa pratica come “strumento potenzialmente pericoloso“. Questo perchè, come riportato dal quotidiano The Guardian, secondo il portavoce professor Robert Steele “rappresenta un’arma a doppio taglio”. È infatti stato sottolineato come molti pazienti siano stati danneggiati, soprattutto quelli che avevano ricevuto false rassicurazioni o anche i pazienti con diagnosi precoce non vera che hanno ricevuto trattamenti invasivi non necessari.
Screeening per il cancro può essere pericoloso, il rischio sovradiagnosi
L’arma a doppio taglio rappresentata dallo screening di massa per il cancro e i relativi pericoli da danni provocati da cure e trattamenti non necessari sono stati analizzati dal professor Robert Steele, che per primo ha messo in guardia il governo australiano dal proporre test sulla popolazione senza tenere conto del rapporto rischio beneficio, nel quale considerare anche falsi negativi, positivi e sovradiagnosi.
L’esperto ha aggiunto anche che “I danni superano i benefici, soprattutto quando si rilevano alterazioni benigne che potrebbero mai evolvere in futuro, ma in assenza di ulteriori elementi si procede spesso al trattamento e a indagini che possono causare problemi a lungo termine“. In conclusione il medico ha esortato il ministero della salute ad informare esattamente i pazienti sui possibili rischi dello screening per il cancro, in modo che ognuno possa poi scegliere liberamente se sottoporsi o meno al trattamento.