Si parla di screening femminile e di tumore al seno stamane a Uno Mattina e in studio vi era la dottoressa Adriana Bonifacino, Responsabile Unità di Diagnosi e Terapia in Senologia, A.O. Sant’Andrea Sapienza Università di Roma. Purtroppo i dati riguardanti la prevenzione non sono confortanti: “Lo screening mammografico ha ricevuto purtroppo una contrazione nel 2023 – ha precisato – nonostante siano state mandate più di un milione e mezzo di lettere, solo la metà ha aderito allo screening, ciò non significa che le donne non si controllano, ma magari cercano altre strade. Le donne più giovani e più anziane visto che il tumore del seno continua tutta la vita, mancano di raccomandazioni e questa è una nostra richiesta presso le istituzioni, di modo che vi siano raccomandazioni specifiche su come controllarsi”.
La dottoressa ha proseguito: “Lo screening ha qualche problematica, su 56mila casi di tumore al seno lo screening ne ha rilevato meno del 20%, lo screening dovrebbe giovarsi di una nuova digitalizzazione, una migliore comunicazione, dovrebbe rinnovare le tecnologie e poi bisogna parlare alle donne più giovani e anziani”.
SCREENING FEMMINILE E TUMORE AL SENO: “ECCO CHI DEVE FARLO…”
Adriana Bonifacino ha poi precisato: “Lo screening avviene per chiamata da parte delle regione, avviene per la fascia 50-69 anni in tutte le regioni, mentre altre regioni hanno anche altre fasce. C’è anche lo screening per il papilloma virus e quello del colon retto, screening che hanno ricevuto contrazioni. Noi abbiamo aperto un account pubblico per andare incontro a quali sono i bisogni delle persone”.
Ma quando parliamo di prevenzione la famigliarità quanto incide? “Incide molto – precisa la dottoressa – e non riguarda solo il tumore del seno ma anche dell’ovaio, prostata, pancreas e stomaco. Chiediamo quindi alle istituzioni che le donne sane che hanno questa mutazione, come gli uomini, abbiano un’esenzione dal ticket a livello nazionale mentre ad oggi è solo presente in alcune regioni, sono persone che devono fare un certo tipo di sorveglianza e affrontano delle spese. Quando il primo controllo? Dai 40 anni per la tumore al seno, ma anche al di sotto di quella soglia è consigliabile una visita senologica e un’ecografia”.