L’intelligenza artificiale sta assumendo un ruolo sempre più importante in settori come quello medico. Far affidamento su questa nuova tecnologia permetterà di migliorare sia la diagnosi sia la cura. E secondo un recente studio sembrerebbe perfino che lo screening mammografico basato sull’IA possa aumentare del 20% il rilevamento del cancro al seno. Una scoperta sensazionale se si pensa che la cura di gran parte delle forme tumorali permette di ottenere risultati migliori, a lungo termine e di sopravvivenza in base alla tempestività con cui si interviene.
Come riporta il Times, il recente studio pubblicato il 1 agosto sulla rivista The Lancet Oncology, si trova ancora in una fase iniziale ma sta già dando risultati soddisfacenti, permettendo di ridurre il carico di lavoro di lettura delle mammografie dei medici quasi della metà. Come se non bastasse la nuova ricerca sarebbe il primo studio di controllo randomizzato volto a confrontare il rilevamento del cancro al seno assistito dall’IA con il rilevamento effettuato da soli esseri umani ben addestrati. In base all’esperimento condotto su un gruppo di donne le scansioni lette da un radiologo insieme all’intelligenza artificiale ha avuto il 20% in più di tumori rilevati rispetto al gruppo le cui mammografie sono state lette da due radiologi senza l’assistenza tecnica aggiuntiva. Nel complesso quindi gli screening supportati dall’IA hanno portato a un tasso di rilevamento del cancro di 6 per 1.000 donne sottoposte a screening, rispetto a 5 per 1.000 con l’approccio standard.
RADIOLOGI E INTELLIGENZA ARTIFICIALE A CONFRONTO: L’IA NON É UNA MINACCIA AL POSTO DI LAVORO
L’intelligenza artificiale più volte viene vista come una minaccia nei confronti di alcune posizioni lavorative, pensando che possa sostituirsi in toto ad alcuni profili. Nel caso degli screening mammografici i radiologi hanno visto i risultati dello studio in senso positivo, senza avvertire alcuna minaccia per il proprio posto di lavoro. Anzi, ogni tecnologia innovativa che possa dare un contributo nella lotta e nella scoperta del cancro al seno viene vista come uno strumento che fa la differenza. “Con la mammografia, il nostro obiettivo è rilevare il cancro al seno il più presto possibile, per dare a ogni paziente la migliore prognosi, quindi tutto ciò che ci renderà più accurati è una cosa meravigliosa“, ha detto la dott.ssa Stamatia Destounis, radiologa specializzata in imaging del seno presso Elizabeth Wende Breast Care a Rochester, New York, non coinvolta nel citato studio.
Dello stesso parere anche Laura Heacock, radiologa del seno presso il NYU Langone Perlmutter Cancer Cente, la quale ha affermato: “Se passi una giornata con un radiologo, vedrai che il modo in cui un’intelligenza artificiale guarda allo screening di una mammografia è in realtà solo una parte di come i radiologi praticano la medicina, anche nell’imaging del seno. Questi strumenti funzionano meglio se abbinati a radiologi altamente qualificati che fanno la chiamata finale sulla mammografia. Pensalo come uno stetoscopio per un cardiologo.”