GLI “SCRITTI CIVILI” DI VITTORIO BACHELET IN SECONDA PROVA DELLA MATURITÀ 2023 PER LE SCIENZE UMANE

Vittorio Bachelet e i suoi “Scritti Civili” sono parte integrante dell’Esame di Maturità 2023 giunto oggi alla Seconda Prova: per il Liceo Scienze Umane – indirizzo scienze umane – la traccia proposta dal Ministero prevede due parti generali. Nella prima viene presentato un brano tratto dall’opera “Il metodo. Etica” di Edgar Morin mentre la seconda parte verte sull’estratto di “Scritti Civili” di Vittorio Bachelet.



In attesa di conoscere le tracce ufficiali del MIM in arrivo alla chiusura della Seconda Prova, ecco un veloce riposo di cosa sia e quali argomenti tratti l’opera scritta dallo storico vicepresidente Csm ucciso dalle Brigate Rosse il 12 febbraio 1980, al termine di una lezione durante una conversazione con l’allora assistente Rosy Bindi.



DI COSA PARLANO GLI “SCRITTI CIVILI” DI VITTORIO BACHELET

La politica, il cattolicesimo e l’esperienza di vita pubblica attiva: di questo e molto altro parla nello specifico l’opera “Scritti civili” di Vittorio Bachelet, citato come abbiamo visto nella traccia del Liceo Scienze umane per l’indirizzo scienze umane. «Un credente al servizio delle istituzioni»: così veniva definito Vittorio Bachelet quando fin da giovane mosse i primi passi nella Fuci (Federazione Universitari dell’Azione Cattolica) e poi nella Democrazia Cristiana. “Scritti Civili ” è un volume che raccoglie per la prima volta in maniera sistematica e in versione integrale tutti gli scritti di Bachelet su testi di natura culturale, politica, sociale, giuridica, letteraria.



Tematiche laiche vissute da un credente che nel memento più buio nel Novecento italiano difendeva a spada tratta l’autonomia della magistratura, la fedeltà alla Costituzione e la difesa della politica attiva nella Dc contro il terrorismo “rosso” e “nero”. Brani tratti da stampa dell’Azione Cattolica Italiana e della Fuci ma anche interventi su giornali e periodici cattolici, così come interviste rilasciate da Bachelet nel corso degli anni Settanta. Gli scritti sono disposti semplicemente in ordine cronologico, con riferimento alla data delle occasioni per le quali furono elaborati: all’interno dell’opera emerge con chiarezza la volontà di Bachelet di fare e invogliare i giovani alla politica attiva mantenendo pur sempre responsabilità familiare, personale e sociale. Impegnati nella società senza tirarsi indietro sugli accadimenti di quel tipo di modernità, rimanendo però fedele alle origini e alle convinzioni personali: questo erano gli “Scritti Civili” di Vittorio Bachelet.