Ha destato scalpore il caso della maestra di una scuola elementare di Roma che avrebbe chiesto ai piccoli alunni di inserire i compagni di classe che avrebbero voluto morti, all’interno del girone dantesco dell’Inferno. La trasmissione Ore 14 ha raccolto le testimonianze di alcuni genitori dei bambini. Secondo il padre di un alunno, la maestra – che dovrebbe insegnare inglese – da ottobre ad ora non avrebbe mai fatto una sola ora della sua materia. Un genitore in particolare ha commentato: “Noi ci teniamo a sottolineare che non vorremmo fosse fatto di questa maestra un mostro, questa persona ha semplicemente bisogno di essere aiutata”.
Sul caso è intervenuta anche la dottoressa Roberta Bruzzone, in collegamento con la trasmissione, che ha commentato: “Com’è possibile che questa signora stesse a contatto con bambini di quell’età in maniera quotidiana? Sono d’accordo con il papà, tra l’altro un grande esempio di civiltà. Obiettivamente qui abbiamo a che fare con un soggetto che non ha solo problemi psicologici ma credo ci sia un quadro psicotico grave e un presunto disturbo delirante”. Anche l’inviato del programma ha precisato che i genitori hanno voluto specificare di non avercela con l’insegnante ma con la dirigenza, avendo già segnalato in passato tali problematiche senza che però venissero presi provvedimenti. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
CASO CHOC IN UNA SCUOLA DI ROMA
Choc a Roma dove un insegnante ha chiesto ai propri alunni di seconda elementare di scrivere nei cerchi dell’inferno i nomi dei compagni che avrebbero voluto vedere morti. A raccontare il tutto al quotidiano il Messaggero è stata Tiziana Cagnazzo, presidente del Consiglio d’istituto della scuola Carlo Levi di Roma: “Diceva ai ragazzi – le sue parole – di scrivere negli anelli dell’Inferno di Dante i nomi dei compagni che volevano vedere morti, sulla lavagna tracciava simboli massonici, chiedeva agli allievi di ripetere frasi di continuo, senza interruzione, mentre erano in classe”. Questo l’incubo vissuto da alcuni studenti, ovviamente terrorizzati dai metodi “educativi” della stessa docente.
E che il tutto stesse andando verso una piega assolutamente sbagliata, lo si è capito anche dalla denuncia di ben 60 famiglie, che hanno firmato un esposto per segnalare la questione alla dirigente scolastica; subito dopo è scattata la comunicazione all’assessore alla Scuola del municipio romano, che poi ha deciso di sospendere l’insegnante in questione per sei mesi. Sembra che la donna avrebbe anche “aggredito verbalmente un bambino disabile di otto anni e gli insegnanti intervenuti per difenderlo, tanto che la famiglia aveva subito sporto denuncia”, ed inoltre, tempo fa sarebbe stata sottoposta a un Trattamento sanitario obbligatorio, un TSO.
SCRIVETE I NOMI DEI COMPAGNI CHE VORRESTE MORTI, CHOC A ROMA: “QUELLA DONNA VA CURATA”
I famigliari dei ragazzi raccontano di come gli alunni stessero vivendo un periodo davvero complicato, con incubi notturni, un bimbo che aveva ripreso a fare la pipì a letto, e molti ovviamente coloro che non volevano più andare a scuola.
“Mia figlia non voleva più andare a scuola – racconta una mamma – dicono che l’insegnante aveva un linguaggio scurrile, fumava per i corridoi e in aula metteva musica da discoteca ad altissimo volume”. Tempo fa i genitori avevano chiesto un confronto con la docente “ma non riuscivano a capire le sue parole – riprende Cagnazzo – e i toni sono diventati così accesi da rendere necessario chiamare le forze dell’ordine”. La presidente del consiglio d’istituto conclude: “Quella donna deve essere curata”.