Sabato 8 maggio non ci sarà alcuna festa Scudetto organizzata per l’Inter, almeno non come l’avrebbero sognata i tifosi (a San Siro): la decisione è stata presa dal Comune di Milano con l’annuncio fatto questo pomeriggio dal prefetto Renato Saccone. Come già aveva preannunciato il sindaco Sala, le scene viste lo scorso weekend in Piazza Duomo non si ripeteranno anche perché «quella di domenica è stata una festa spontanea non preventivatile».



Sabato alle ore 18 ci sarà Inter-Sampdoria con il primo match da Campioni d’Italia in carica e dalle tifoserie nerazzurre si era levata la richiesta di poter festeggiare Lukaku & Co. nello Stadio di San Siro: la prefettura ha invece disposto che non vi sarà alcun ingresso, semmai – questa la concessione fatta – potranno accedere un massimo di 3mila tifosi in un’area di 15mila mq attigua allo Stadio Meazza. «Non ci sarà nessuna festa scudetto che sarà invece promossa dalla società quando le condizioni sanitarie lo consentiranno», ha spiegato ancora Saccone.



SCUDETTO E COVID: ORA COSA SUCCEDERÀ

«La tifoseria organizzata – fa sapere il prefetto di Milano – si e’ impegnata a osservare le disposizioni indicate dal Questore e quelle previste dalle norme anticovid. Eventuali violazioni saranno rigorosamente sanzionate»: niente zone rosse cittadine ma comunque precise disposizioni che porranno limitazioni in alcune aree della città. In particolare, dalle 14 alle 20 di sabato sarà vietata la somministrazione e la vendita di alcolici, e quella di bevande in vetro e in lattine, «in tutta l’area di San Siro (comprese le vie limitrofe) e nel centro della città, a piazza San Babila, Duomo, Cordusio, Largo Cairoli, Largo Beltrami e Foro Bonaparte». La tifoserie organizzata ha fatto sapere che rispetterà le condizioni anche se presenterà comunque una manifestazione di sostegno ai giocatori in prossimità dell’ingresso allo Stadio del pullman della “banda Conte”. «In sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica – conferma il testo della Prefettura di Milano – e’ stata individuata l’area di circa 15.000 mq, dove potranno accedere massimo 3000 persone attraverso filtri delle forze dell’ordine». Sul fronte sanitario, le conseguenze dei festeggiamenti avvenuti con più di 20mila tifosi in Piazza Duomo domenica scorsa potrebbero vedersi nelle prossime settimane: «Sono calcoli molto semplici da fare: se l’incidenza è quella (14 casi ogni 10mila persone), i positivi presenti erano almeno 45. Quante persone abbiano infettato è invece difficile stabilirlo. Magari i positivi erano di meno, perché la statistica non sempre coincide con la realtà, ma se così fosse, ci stiamo rovinando questa libertà che ci è concessa. Tra l’altro, le cose andavano anche bene, le morti calavano, l’incidenza stava scendendo», ha spiegato in esclusiva al Sussidiario.net Massimo Ciccozzi, ordinario di Statistica medica ed epidemiologia nell’Università Campus Biomedico di Roma.

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