La Juventus è campione d’Italia per la nona volta consecutiva: battendo la Sampdoria, i bianconeri hanno vinto lo scudetto 2020 con due giornate di anticipo. Maurizio Sarri mette in bacheca il primo tricolore della sua carriera, e si prende una bella rivincita almeno per il momento: fortemente criticato per un gioco spesso assente – certo va ricordato che la squadra ha perso a Udine e si è fatta rimontare due volte da un vantaggio di 2-0, questo solo nel post-lockdown – e spesso paragonato al predecessore Massimiliano Allegri (improvvisamente tornato di moda), il tecnico toscano ha comunque tagliato per primo lo striscione del traguardo e, nel mondo dello sport, alla fine è questo che conta. Adesso bisognerà capire quale sarà la strada della squadra in Champions League; intanto va celebrato il nono scudetto consecutivo della Juventus con il quale viene prolungata una striscia già da record, e per parlarne IlSussidiario.net ha contattato in esclusiva l’ex bianconero Antonello Cuccureddu.



Nono scudetto consecutivo per la Juvenus: quali sono i segreti di questo successo? Si può veramente dire che non è una novità, la Juventus è sempre stata la squadra più forte in questi anni. La società, i giocatori, tutto lo staff tecnico sono sempre tra i migliori!

Tuttavia nel post-lockdown c’è stato un evidente calo: come si spiega questo? E’ normale, non si può essere sempre al 100% e poi la Juventus può aver subito questo lockdown come altre squadre. Infatti, per vincere lo scudetto ha anche approfittato del calo di Inter e Lazio, mentre l’Atalanta è stata sempre costante.



Cristiano Ronaldo, almeno per i gol, è stato l‘artefice principale di questa vittoria: pensa che rimarrà ancora a Torino? Cristiano Ronaldo è sempre un campione, anche lui non è sempre stato al top della condizione ma è normale. Se rimarrà? Bisognerebbe chiederlo a lui…

Quali sono stati gli altri protagonisti principali di questo trionfo? Mi piace parlare di tutta la squadra ma nello specifico posso fare i nomi di De Ligt, Dybala e Bentancur; ricordiamo che la Juventus è stata per tutto il campionato senza Chiellini, un grande campione che spero possa tornare presto.

Sarri sembra non aver legato con la squadra eppure ha vinto: la sua permanenza dipende dall’esito della Juve in Champions League? Sì, è possibile: vero che Sarri ha vinto lo scudetto, ma Supercoppa e Coppa Italia invece sono state perse e questo ha pesato sul bilancio generale.



Cosa pensa che succederà allora in Champions League? Bisognerà migliorare la fase difensiva, avere meno distrazioni in questo senso e riuscire a essere compatti in tutti i reparti. Sicuramente, dovrà essere una Juventus migliore di quelle viste nelle ultime giornate…

In ogni caso pensa che alla Juventus dei nove scudetti consecutivi manchi ancora qualcosa per entrare definitivamente nella leggenda? Sicuramente vincere la Champions League all’interno di questo ciclo; poi, magari, vincere lo scudetto anche l’anno prossimo per andare in doppia cifra. Infine, penso alla concorrenza: fino a questo momento la Juventus non ne ha incontrata tantissima, vedremo l’anno prossimo se l’Inter riuscirà a rinforzarsi e cosa sarà di Lazio e Atalanta.

Sono stati più difficili i suoi scudetti? Io con la Juventus ne ho vinti sei e sì, ai miei tempi era più difficile: oggi il livello del calcio si è abbassato, la concorrenza è minore. Dopo di che, chi vince ha sempre ragione; la Juventus ora deve ragionare pensando sempre che la vittoria più bella sia quella che deve ancora arrivare…

(Franco Vittadini)