Gli incarichi per insegnanti di sostegno che sono rimasti scoperti dopo le operazioni di mobilità del 2023 e dunque rappresentano dei posti disponibili in vista del prossimo anno scolastico, secondo un’elaborazione del Sole 24 Ore basata sui dati di Cisl Scuola e del Ministero dell’Università, sono 27.561. Di questi, il 70% sono al Nord e i restanti suddivisi tra Centro e Sud.
Il problema è che oltre il 50% dei corsi di specializzazione – ovvero gli ex tirocini formativi attivi (Tfa) – per il prossimo ciclo si concentrerà nelle aule universitarie del Sud. Il fenomeno è evidente in alcune regioni come la Lombardia, dove al momento è scoperto più di un posto su tre (9.250) ma gli slot a disposizione per specializzarsi in un ateneo del posto sono appena il 4% (1.170). Lo stesso accade in Piemonte, così come in Veneto e in Emilia Romagna. Il caso opposto, invece, è in Sicilia, dove a fronte di ben 5 mila posti per gli specializzandi attivi ci sono ascoltato 649 scoperte di sostegno.
Scuola: 27.561 posti per insegnanti di sostegno, la mappa
Le conseguenze per il futuro della scuola dovuta alla suddivisione dei posti per insegnanti di sostegno e dei corsi di specializzazione per il ruolo nelle diverse regioni d’Italia potrebbero essere preoccupanti. Da un lato, infatti, ci potrebbe essere un aumento del precariato nelle zone già oggi inflazionate, nel caso in cui i docenti non decidano di emigrare. Dall’altro lato, invece, potrebbe essere incrementato il fenomeno dei professori che una volta presa la specializzazione al Sud e il ruolo al Nord, fanno poi ritorno nelle terre di origine, lasciando ulteriori cattedre vacanti.
Il problema, ad ogni modo, diventerà concreto a partire dal prossimo anno, in quanto il prossimo ciclo di corsi di specializzazione dovrà concludersi entro il 30 giugno 2024 e i partecipanti potranno concorrere ad un posto soltanto a settembre di quell’anno. Per questo settembre invece il Governo con il decreto PA ha previsto un piano straordinario di assunzioni per circa 19.000 insegnati, che verranno pescati dagli abilitati delle graduatorie provinciali (Gps) di prima fascia e avranno un contratto a tempo determinato.