Amina era arrivata al centro di aiuto allo studio scura in volto. “Non ne posso più di questa scuola!” aveva detto arrabbiata e sfiduciata a Giulia, che le aveva chiesto cosa fosse successo.
“La prof di matematica!” aveva risposto Amina mangiandosi le parole per la rabbia che aveva in corpo. “Sì, ancora lei! E tu sai bene quanto faccio, ma mai che mi dica qualcosa di positivo!”
“Che cosa è successo sta volta?” l’aveva incalzata Giulia, aspettandosi qualcosa di concreto e non la solita lamentela vaga di Amina. Questa volta però la ragazza aveva un fatto da raccontare e si era sfogata con Giulia in modo preciso. Quella mattina l’insegnante di matematica aveva detto in classe agli studenti quali erano le loro medie, per stabilire che cosa avrebbe fatto nell’ultimo mese del primo quadrimestre, e soprattutto chi avrebbe potuto recuperare la sua insufficienza. Amina aveva una media di 5,4 e quindi si sarebbe aspettata un’interrogazione per poter arrivare al sospirato 6. Ma proprio qui era venuta la doccia fredda. Quando Amina, sicura di poter fare l’interrogazione di recupero, aveva chiesto di fissarla, si era sentita dire che per lei la prof non aveva bisogno di ulteriori voti, e quindi l’avrebbe portata allo scrutinio con quel 5,4.
“Perché?” aveva chiesto Amina parecchio contrariata. “Perché non penso che tu possa rimediare!” aveva risposto l’insegnante tagliando corto e stroncando il tentativo della ragazza di mettere in discussione la cosa.
“Ti sembra giusto?” aveva chiesto Amina a Giulia, che le aveva risposto con un impacciato “non so.”
Amina aveva insistito nel criticare l’ingiustizia, ma Giulia non l’aveva sostenuta. “La tua prof avrà delle sue ragioni” aveva allora espresso il suo pensiero Giulia. “Io non le conosco tutte, certo avrebbe dovuto darti una possibilità, ma se oggi non te la dà tu non demordere, e lavora così da essere pronta per la prossima possibilità.”
Amina aveva voluto ribadire l’ingiustizia di cui era vittima, ma Giulia aveva tagliato corto. “No!” aveva con forza affermato, “avrai anche ragione, ma se non ti interroga, basta. Le cose stanno così, ora vediamo di capire dove sei debole, così da affrontare il secondo quadrimestre preparati. Se non puoi rimediare l’insufficienza oggi, lo farai poi e sorprenderai la tua prof.”
Amina era ancora incerta, ma aveva preso il libro e si era messa a lavorare con Giulia.
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