Mentre il futuro Presidente argentino Javier Milei dichiara che nel suo Governo ci sarà spazio solo per 8 ministeri e che i restanti saranno eliminati perché ritenuti inutili e solo funzionali al parcheggio di personale politicamente raccomandato e strapagato, quindi fonti di perdite spesso incredibili, e l’ attuale Governo lascerà un Paese con oltre 5.750 miliardi di deficit , un record storico, 2400 punti di rischio-Paese, un mercato esterno completamente chiuso e uno interno saturato con un debito a livelli storici, scoppia uno scandalo a livello nazionale che coinvolge una scuola elementare della Provincia di Buenos Aires, ma che minaccia di essersi già replicato in altre.
In Argentina il movimento LGBT è fortissimo e gode di un appoggio totale del kirchnerismo, al punto di ribaltare (come accade già in altri Paesi) concetti che fino a ieri sembravano ispirarsi alla natura. Per la diffusione di questo ideale, a partire dalle scuole elementari, vengono svolti dei corsi chiamati ESI (Educacion Sexual Integral) che ovviamente mirano a un vero e proprio lavaggio del cervello addirittura in età infantile.
Durante la “lezione”, nella classe viene proiettata la pellicola “50 sfumature di grigio”, che, per chi non lo sapesse, tratta di relazioni sessuali estreme di una coppia di giovani, con il risultato che ben otto bambini sono presi da crisi di vomito che si prolungano anche a casa, e altri 3 non riescono a dormire. Una volta conosciuta la causa dei disturbi dei loro figli, i genitori si rivolgono immediatamente a una psicologa e denunciano la scuola per il fatto. Successivamente tutti i bambini vengono portati in ospedale per un’assistenza medica e psicologica, dove si conferma la causa dei loro disturbi.
Una madre poi rivela, con dettagli raccapriccianti, cosa è accaduto anche durante la “lezione” previa alla proiezione, con spiegazioni dettagliate di rapporti sadomaso… a bambini, lo ripetiamo, di soli 8 anni. La signora aggiunge anche il fatto che molti docenti, non solo nella scuola del quartiere di Josè Carlos Paz, ma in tutto il Paese, sono ferventi seguaci di queste pratiche “educative” di martellamento delle fragili coscienze, lo ripetiamo, di bambini.
Ci sono già 19 denunce contro non solo “insegnanti”, ma anche nei confronti dei responsabili della scuola stessa e del Ministero che si è inventato questi corsi.
Chi scrive ha 68 anni e ha vissuto profondamente il periodo tra gli anni ’70 e ’90 dove si è assistito a una libertà sessuale spesso sfrenata, però senza barriere ideologiche e soprattutto martellamento culturale da parte di una scuola che, ancora per poco, anziché orientare il tuo pensiero ti insegnava i mezzi per giudicare e poter affrontare le tue scelte di vita in forma indipendente, attraverso una cultura formativa di prim’ordine.
Ora, l’esempio del caso appena descritto che, per fortuna, in Italia ancora non ha raggiunto questi vertici, costituisce una dimostrazione della degenerazione e perversità che una società può raggiungere nell’imporre modelli aberranti per puro calcolo di una politica che, non solo in Argentina, utilizza il consenso “comprato” di minoranze che si ritengono ingiustamente oppresse, per poter poi avere il potere di mettere le mani liberamente sullo Stato e le sue ricchezze, impossessandosene. Con casi che i lettori del Sussidiario già conoscono e brillano per il loro totale non senso.
E non è quest’ultima una nostra teoria ma, per quanto concerne l’Argentina (ma con il pericolo che anche da noi si possa arrivare a simili estremi) esistono fatti che da anni (ma si potrebbe tranquillamente dire decenni) descrivono una corruzione che è ampiamente dimostrata da prove inconfutabili.
Ecco spiegata con ulteriori esempi la causa che ha portato al risultato elettorale del 19 novembre scorso con il rifiuto del 70% degli elettori di continuare in un regime politico che ha non solo distrutto un Paese (dotato di immense ricchezze, ricordiamolo), ma anche i propri abitanti.
Secondo fonti molto attendibili in nostro possesso, il discorso iniziale di Milei il 10 dicembre nel Congreso de la Nacion svelerà dati e situazioni ancora sconosciuti di questa tragedia, con tanto di nomi dei responsabili. Come si vede il tanto temuto “pazzoliberalestremista etcetcetc” definito da tanti media italiani si è tolto il vestito “grillino” e ha iniziato, spinto anche da un’opposizione con la quale si è alleato, a costruire una politica che, se mantenuta può, attraverso un gradualismo ma anche un fermezza e uso dello stato di diritto, condurre la bellissima Argentina fuori dalla tempesta in cui è immersa da decenni.
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