Iscrizione a scuola, crescono da parte degli studenti le preferenze per gli istituti tecnici, che registrano un aumento delle scelte rispetto allo scorso anno passando dal 30,9% del 2023 al 31,66% di quest’anno. Salgono anche le iscrizioni agli istituti professionali, al 12,7% rispetto al 12% del 2023. I dati, pubblicati sul Sole 24 Ore alla chiusura delle registrazioni online del Miur, dimostrano che il piano del Ministero Valditara per il rilancio del dialogo tra scuola, imprese e territorio sta funzionando e questo è confermato appunto da un maggiore interesse dei ragazzi nei confronti di un tipo di educazione più incentrato sulla tecnologia e all’innovazione.
Il trend positivo sta facendo crescere anche il livello dell’istruzione in questi istituti che incrementerà i risultati anche per quanto riguarda il progetto sperimentale della filiera scolastica professionale basata sul modello 4+2, e che prevede 4 anni di scuola superiore più due anni di “specializzazione” negli Its Academy. Resta comunque alta la preferenza per i licei tradizionali, visto che ancora quasi la metà sceglie questo tipo di indirizzo, ma ci sono importanti passi avanti anche per il “Liceo del made in Italy“, arrivato a 92 indirizzi approvati e raggiungendo fino ad ora 375 iscrizioni.
Iscrizioni scuola, in crescita le preferenze per gli istituti tecnici, parte la sperimentazione del piano 4+2
Il Ministero del merito e dell’istruzione ha pubblicato i risultati della campagna iscrizioni a scuola per il 2024. Alla chiusura delle operazioni online, modalità che ha riscosso numerosi consensi grazie alla facilità di accesso e compilazione anche da smartphone, è emerso che gli studenti e le famiglie sono sempre più orientati verso gli istituti tecnici, specialmente quelli ad indirizzo tecnologico. Un interesse in crescita non solo per i progetti di collaborazione con le imprese ma anche per la sperimentazione del piano 4+2.
Aumentano anche le opzioni formative dei licei. Dall’indirizzo delle scienze umane fino a quello economico-sociale, che dovrebbe valorizzare le eccellenze italiane riconosciute a livello internazionale. Buon inizio anche per l’anno pilota del Liceo del Made in Italy, che sta registrando consensi non solo dal mondo politico ma anche dagli esponenti delle industrie e delle imprese italiane. Come ha commentato Gianni Brugnoli, vice presidente di Confindustria per il Capitale Umano, al Sole 24 Ore: “Il costante recupero degli istituti tecnici è la dimostrazione che quando scuole e aziende collaborano, i risultati giungono“.