Come se già non bastasse il clima di tensione nel mondo della scuola contro la Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina per il non-piano sulla riaperture delle scuole (e la generale delusione per l’unico settore insieme alla giustizia che non è di fatto ripartito dopo il lockdown), si apre la bufera “scrutini” dopo le ultime due circolari del Miur, a detta dei presidi, «in aperto contrasto l’una con l’altra». Riavvolgendo il nastro, il caos esplode sulla possibilità o meno di pubblicare i risultati degli scrutini interamente e pubblicamente, anche in presenza di esiti negativi e insufficienti: dopo che il Ministero aveva sostanzialmente permesso la pubblicazione di tutti gli esiti, è arrivata una seconda circolare in data 9 giugno che ha contraddetto quanto permesso il 28 maggio con il risultato che così una parte dei presidi aveva già pubblicato gli esiti, mettendo sul web anche i voti insufficienti.



A fine maggio era stato il direttore generale Miur Maria Assunta Palermo a scrivere in una nota ministeriale ai dirigenti scolastici che «Nei casi (di) alunni ammessi alla classe successiva in presenza di voti inferiori a sei decimi in una o più discipline, anche i voti inferiori a sei decimi sono riportati, oltre che nei documenti di valutazione finale, nei prospetti generali da pubblicare sull’albo on line dell’istituzione scolastica». In sostanza, dopo 20 anni di completa moratoria, per una volta si autorizzavano le pubblicazioni su tabelloni “complete” dato che nell’anno del Covid-19 tutti vengono promossi tranne casi molto particolari e che andranno verificati in settembre: ieri però, come segnala Repubblica, la Azzolina insieme alla squadra del Miur scrive una nuova nota in cui “corregge il tiro” aprendo il mezzo incidente diplomatico.



IRA PRESIDI CONTRO LA MINISTRA AZZOLINA

«Al fine di assicurare il rispetto del quadro normativo in materia di protezione dei dati, si precisa che per pubblicazione on line degli esiti degli scrutini delle classi intermedie delle scuole primarie, secondarie di primo grado e secondarie di secondo grado si intende la pubblicazione in via esclusiva nel registro elettronico», scrive la nota del Ministero specificando «gli esiti degli scrutini con la sola indicazione per ciascun studente ammesso e non ammesso alla classe successiva vengono pubblicati, per ogni classe, nell’area riservata del registro elettronico, cui accedono tutti gli studenti della classe di riferimento». Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione Nazionale Presidi, esprime tutto il suo disappunto per quanto creato ancora una volta negli ultimi mesi dal Miur a guida Azzolina:



«Ritengo – scrive in una lettera “di fuoco” inviata alla ministra e anticipata su Rep – del tutto inaccettabile che, su una materia delicata come quella della pubblicazione degli esiti degli scrutini, si impartiscano nuove istruzioni in palese contrasto con quelle già diramate, meno di due settimane addietro». Non solo, in merito all’ammissione agli esami di stato il prossimo 17 giugno, l’Anp lamenta una ulteriore correzione nell’ultima nota Miur: «il vigente quadro normativo conduce a conclusioni difformi da quelle della nota stessa. Molti colleghi – polemizza infine Giannelli – hanno già celermente – e meritoriamente – provveduto secondo tali indicazioni e oggi si trovano ad essere smentiti dallo stesso ministero».