Il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi spera che presto arrivi il via libera dell’Agenzia europea per i medicinali (Ema) al vaccino per i ragazzi dai 12 anni. «Speriamo domani ci sia il via, speriamo di immunizzare tutti i nostri ragazzi, è fondamentale non solo per essere a scuola ma anche dal prima e il dopo», ha dichiarato ad Agorà su Rai3. In data 28 maggio, infatti, come annunciato dal ministro della Salute Roberto Speranza, si prevede l’autorizzazione al vaccino di Pfizer-BioNTech per chi ha tra i 12 e i 15 anni. Il mondo della scuola si è già attivato, come confermato dal ministro Bianchi, perché immunizzando i ragazzi si può garantire l’apertura in sicurezza degli istituti scolastici. Inoltre, ha difeso il piano estate, smentendo che sia un flop: «Non è vero: quasi 6 mila scuole organizzano recuperi, innanzitutto di competenze, poi anche di vita sociale e ancora ci saranno musica e sport». Ma ha difeso più in generale il mondo della scuola: «Non è tutta sgarrupata, ci sono delle differenze e questo non è accettabile». A tal proposito, ha ricordato che alle Province è stato dato un miliardo di euro per la messa in sicurezza, a partire dai solai. «Abbiamo lavorato molto con le scuole per riprendere il ritmo, riportare i ragazzi a scuola dopo la dad non è stato banale». Ora Patrizio Bianchi sta lavorando anche «con gli altri ministri e le Regioni per gestire i trasporti».



BIANCHI SU CURRICULUM STUDENTE

Ma il governo ha investito anche per gli interventi di sicurezza sanitaria, dando 150 milioni alle scuole. Ciò riguarda anche gli interventi degli psicologi con cui è stato stretto un accordo. «Gli psicologi sono un supporto per gli insegnanti, non si devono sostituire a loro», ha spiegato Patrizio Bianchi ad Agorà. A proposito dei docenti, ha parlato anche della loro importanza e del curriculum dello studente: «Gli insegnanti non sono doganieri ma accompagnatori da una fase all’altra. E per quanto riguarda il Curriculum bisogna dire che non è uno strumento di valutazione ma un insegnamento di vita». Ci sono state infatti polemiche, ad esempio lo storico Ernesto Galli della Loggia ritiene che la nuova Maturità col curriculum sia un po’ classista. «È stato chiesto ai ragazzi di esporre tutte le loro attività: classismo è quando ci si nasconde dietro all’ipocrisia, qualsiasi lavoro è dignitoso, io stesso ho lavorato molto da ragazzo. Il curriculum dello studente non è un elemento con cui valutiamo i ragazzi ma insegniamo loro a presentarsi è il modo con cui i ragazzi presentano se stessi, è il modo per poter esporre le loro attività e il loro lavoro».



BIANCHI “MATURITÀ PREPARA AL FUTURO”

Dunque, entrando nel merito dell’esame di Stato, tema caldo, il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha voluto rassicurare gli studenti. «Abbiamo predisposto tutto per un esame di maturità che sia tale: quest’anno abbiamo introdotto il fatto che da marzo i Consigli di istituto hanno predisposto un elaborato. Non è un esame a caso ma un esame che parte da uno scritto pensato, ragionato, discusso. È importante sapere scrivere, altrimenti non si sa parlare». Invece sulla matematica: «Per noi è saper fare di conto ma in realtà è molto di più: è capacità di astrarre e sperimentare, è saper capire questo mondo complicato, rende capaci di entrare nella nuova industria». Ad Agorà non ha escluso che questo modello possa essere replicato. «Guardiamo, vediamo come va, sto avendo riscontri positivi, è giusto avere tempo per articolare un pensiero complesso, ci ragioniamo. Questa è la maturità che prepara al futuro». Invece ha bocciato l’idea dei mestieri: «È vecchia, non c’è più, sono vecchie forme mentali, mentre bisogna aprire le menti ad un mondo complicato». Quel che invece serve è «più capacita critica e più metodo: dobbiamo insegnare ai ragazzi a usare la tecnologia e non essere usati da essa». Ma bisogna fare anche «una formazione degli insegnanti: un problema della dad è stato avere uno strumento nuovo e metodi vecchi». La dad però può servire per «collegare ragazzi del sud e del nord; ho visto video girati dai ragazzi con una capacità espressiva straordinaria».

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