Nuovi aggiornamenti sulla riapertura delle scuole e sul calendario per Regioni. Riflettori accesi sul ritorno in classe degli studenti delle scuole superiori e in molte regioni è già stato disposto che questo non avverrà prima di febbraio. Per l’esattezza, sono sette le regioni che hanno deciso di intraprendere questa strada: Sicilia, Sardegna, Calabria, Marche, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Basilicata.
Intervistato da Repubblica, il presidente della Toscana Eugenio Giani ha spiegato: «Come riapriremo le superiori? Prima di tutto abbiamo impegnato 4 milioni per potenziare i trasporti pubblici. Poi abbiamo previsto di aumentare la presenza delle forze dell’ordine davanti alle scuole e di impiegare personale di compagnie di security per la corretta attesa distanziata alle fermate. Infine abbiamo il progetto “scuolaSicura”, perché i casi sospetti registrati durante le attività scolastiche siano subito sottoposti a tamponi». (Aggiornamento di MB)
RIENTRO SCUOLA, CALENDARIO REGIONI: L’ORDINANZA DEL LAZIO
La riapertura delle scuole, che disegna una mappa al solito a macchia di leopardo, è oggetto di una nuova polemica politica e tra Dad e richieste di rinvio vede i diversi Governatori andare in ordine sparso. In tal senso, Nicola Zingaretti (numero uno della giunta del Lazio) ha annunciato che nella sua regione le scuole superiori continueranno con la didattica a distanza ancora per una settimana e quindi fino al prossimo 18 gennaio, anche per via della continua crescita della curva dei contagi dovuta al Covid-19.
Oggi infatti, come anticipato da alcuni quotidiani, il Governatore laziale firma un’ordinanza ad hoc per posticipare proprio a quella data l’apertura in presenza degli istituti scolastici superiori, mentre intanto prosegue la campana “Scuolasicura” che offre gratuitamente agli studenti di età compresa tra i 14 e i 18 anni e al personale scolastico stesso la possibilità di effettuare un test rapido mediante tampone. (agg. di R. G. Flore)
LA “MAPPA” DELLE REGIONI
Resta un puzzle per ora indecifrabile il calendario per il rientro a scuola delle Superiori dal prossimo 11 gennaio: tra proposte di allungare le lezioni fino a luglio-agosto o di vaccinazioni al corpo insegnanti per il rientro in anticipo in presenza, la scuola italiana vive ancora nella totale confusione circa regole e aperture regionali. Qui sotto il calendario aggiornato con tutte le Regioni e le rispettive “ipotetiche” aperture, ma in giornata potrebbe ulteriormente variare in base alle notizie in arrivo dalla cabina di regia del Ministero della Salute.
Con l’ultimo monitoraggio Iss verranno infatti decisi i “colori” delle singole Regioni dal prossimo 11 gennaio: per le zone rosse e arancioni il rientro al 50% in presenza diverrebbe in pratica utopia e così anche i progetti dei singoli territori verrebbero stravolti per l’ennesima volta in questo intricato inizio 2021. Così è avvenuto ieri con la Regione Lombardia che, davanti ai dati epidemiologici inviati all’Iss, hanno preferito prorogare il ritorno in presenza il 24 gennaio, mentre fino a due giorni fa spingevano per un rientro già l’11 gennaio. Al momento Veneto, Calabria e per l’appunto Lombardia rischiano la zona rossa, mentre in zona arancione dovrebbero entrare Lazio, Liguria, Puglia, Basilicata e forse anche Piemonte: per gli studenti delle superiori di queste realtà territoriali si rischia dunque di posporre il ritorno in classe, anche se il Cts su questo è diviso e consiglia di rivedere piani trasporto e sicurezza per poter permettere alle superiori un rientro in semi-normalità anche qualora vi siano regole da zona arancione (più difficile per la fascia “rossa”).
CAOS SCUOLA TRA DAD E PRESENZA
L’11 gennaio si riavvicina ma nel mondo scuola la chiarezza su cosa avverrà nelle singole Regioni è tutt’altro che raggiunta: il Decreto Covid – entrato in vigore da oggi e fino al 15 gennaio prossimo, in attesa del successivo Dpcm che verrà disposto dal Governo nei prossimi giorni – ha stabilito che il rientro in presenza per Scuole elementari e medie avvenisse da oggi 7 gennaio, mentre per le Superiori si è ricominciati ancora una volta in Dad al 100%. La promessa della Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina di riaprire al 50% in presenza dal 7/1 è stata disattesa da un lungo scontro interno al Governo e con gli scienziati del Cts che giudicano prematuro anche il nuovo limite fissato dall’esecutivo, per l’appunto lunedì 11 gennaio prossimo.
Già diverse Regioni hanno annunciato che la ripresa in presenza non avverrà dall’11, bensì in diversi tempi scanditi dalle singole situazioni epidemiologiche-organizzative: di contro però si è alzata la voce forte di insegnanti, studenti e associazioni che lamentano una ripresa “a più tempi” e un reiterata problematica nella scuola a distanza. Oggi il Governatore del Veneto Luca Zaia ha spiegato «condividiamo questa decisione con altre Regioni, io capisco i ragazzi, ma la decisione non è presa per puntiglio politico ma confortati dal parere degli scienziati e con l’intento di fermare il virus. Se non avessi chiuso le scuole oggi avrei la polemica per l’apertura delle scuole, tant’è che anche i sindacati di settore hanno detto che aprire non sarebbe stato prudente. E il tema dei trasporti non c’entra nulla, è un tema di sanità pubblica». Il consulente del Ministero della Salute Walter Ricciardi è convinto che almeno per l’intero mese di gennaio non avrà senso riaprire, mentre il presidente Css Franco Locatelli è di parere opposto e spinge assieme a parte del Cts per riaprire in sicurezza nella prossima settimana.
CALENDARIO RIENTRO REGIONE PER REGIONE
Il caos è servito, con l’ulteriore incognita data dalla norma prevista dal Decreto Covid: con i dati del monitoraggio Iss in arrivo domani verranno redatti i nuovi “colori” delle Regioni (Rt 1 in zona arancione, 1,25 in zona rossa) e la Dad verrà automatica per quei territori che saranno ancora “rossi” o “arancioni”, mentre per la zona gialla sarà possibile la didattica in presenza per il 50% della classe. Il calendario del rientro scolastico per le superiori vede dunque innumerevoli “incognite”, con però dei dati quantomeno annunciati dalle singole Regioni in questi giorni: proviamo a vederli nel dettaglio qui di seguito,
Abruzzo: 11 gennaio con le scuole superiori al 50% in classe e 50% in Dad.
Basilicata: 11 gennaio, manca decisione ufficiale
Calabria: 31 gennaio (il 15 gennaio rientreranno in presenza elementari e medie)
Campania: 25 gennaio, manca decisione ufficiale (dal 18 gennaio rientro in presenza per elementari)
Emilia Romagna: 11 gennaio
Friuli Venezia Giulia: 31 gennaio
Lazio: 11 gennaio
Liguria: 11 gennaio
Lombardia: 24 gennaio
Marche: 31 gennaio
Molise: 18 gennaio (sia elementari che medie che superiori)
Piemonte: 18 gennaio
Puglia: 15 gennaio, manca decisione ufficiale
Sardegna: 18-31 gennaio, manca decisione ufficiale
Sicilia: 11 gennaio, manca decisione ufficiale
Trentino Alto Adige: già ripartiti in presenza al 50% il 7 gennaio
Valle d’Aosta: 11 gennaio
Veneto: 31 gennaio
Umbria: 11 gennaio, manca decisione ufficiale