E’ attesa per la giornata di oggi, giovedì 3 settembre, la decisione in merito alla riapertura della scuola nella regione Campania. Il governatore Vincenzo De Luca spinge per slittare il ritorno sui banchi, convinto che non vi siano le condizioni per ripartire già fra due lunedì. L’idea sarebbe quella di riapre gli istituti dopo le elezioni del 20/21 settembre, indicativamente entro la fine del mese in corso. A preoccupare De Luca è l’aumento dei contagi delle ultime settimane, ed inoltre, la verifica che il personale scolastico, dagli insegnanti ai bidelli, passando per i vari segretari, si sia sottoposto a tampone o a test sierologico che ovviamente certifichi la negatività al covid-19. “Deve essere obbligatorio il test – aveva detto pochi giorni fa lo stesso De Luca in conferenza stampa – verificheremo chi non si è sottoposto al test sierologico fra una settimana circa”. E ancora: “Non è possibile aprire se molti non hanno fatto il test. Voglio fare un appello al personale scolastico. Mi permetto di chiedere di fare lo sforzo di sottoporsi tutti al test”.
APERTURA SCUOLA CAMPANIA: DALLA TEMPERATURA AL DISTANZIAMENTO, I MOLTI PUNTI CRITICI
De Luca aveva ricordato come in Campania vi fossero circa ducentomila dipendenti scolastici, e solo il 10% di positività significherebbe ben 20mila casi di coronavirus in più “Parliamo di numeri importanti”. Il governatore aveva annunciato, come già fatto in precedenza, anche l’acquisto di termoscanner, 1500 misuratori della temperatura per alunni e dipendenti della scuola. Secondo lo stesso De Luca è infatti impensabile che ogni mattina un alunno si misuri la febbre a casa prima di uscire: “E’ stato dato incarico alle famiglie di misurare la temperatura dei proprio figli che vanno a scuola. Le famiglie vanno di corsa. Molti non lo faranno, è ovvio”. Un altro problema è quello riguardante le aule, dove spesso e volentieri non viene garantito il distanziamento: “Come si fa ad aprire? – aveva concluso il numero uno della regione – i Comuni chiedono di posticipare per mancanza di fondi per la sanificazione. Noi valuteremo da qui una settimana, quando avremo certezza”.