BUFERA SU CIRCOLARE MIUR PER GIORNATA LGBT A SCUOLA: PARLA FARINA
Fa molto discutere la circolare del Miur inviata a tutte le scuole d’Italia per organizzare una giornata di “educazione e sensibilizzazione” per domani 17 maggio, Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia.
La circolare dello scorso 5 maggio siglata dal Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha visto la netta condanna da parte dei partiti di Centrodestra che accusano il Miur di voler far rientrare “dalla finestra” le tematiche più controverse che avevano fatto bocciare il Ddl Zan in Parlamento. Su “Libero Quotidiano” l’ex deputato Renato Farina contesta l’assunto dell’iniziativa di Bianchi, chiedendosi il perché dover-voler «celebrare il gender a scuola». Prosegue il giornalista, in netto contraltare alla larga accoglienza degli ambienti di centrosinistra: «Formalmente non ci saranno sanzioni per chi non aderisce al caldo invito del dicastero di viale Trastevere, ma il ricatto della superiorità morale progressista è palpabile nelle parole alate che ne renderebbero il rifiuto un no “alla dignità, alla libertà, all’uguaglianza, al rispetto”».
RENATO FARINA: “LGBT A SCUOLA, QUESTA È IDEOLOGIA”
Quella di domani si appresta ad essere, continua Renato Farina su “Libero” «una giornata contro la volontà del Parlamento» (che ha già bocciato il Ddl Zan anche per quella “giornata contro l’omobilesbotransfobia nelle scuole”), ma anche «contro la libertà di educazione delle famiglie. Un’educazione al conformismo più ovvio».
Secondo l’ex parlamentare in quota Forza Italia, la circolare del Miur così impostata rischia di tramutare un’iniziativa per l’educazione in una per l’ideologia: «Chi non entra in quel mazzo – insegnante o studente – è out, chi ritiene la teoria del gender una truffa, è processabile». Secondo Farina, lo scopo di una giornata del genere a scuola è uno e uno solo: «indottrinamento. Il ministro dell’Istruzione, Luigi Bianchi, tecnico del Partito democratico, introduce per via banalmente amministrativa (una circolare firmata da una dirigente) quel che il Parlamento ha bocciato in quanto legge». Per il giornalista di “Libero” lo scopo vero dell’ordinanza non è il rispetto per la Giornata del 17 maggio, bensì «che bambini e ragazzi siano indotti a mettere in discussione la propria identità sessuale, magari fluidificandola, assaggiando come tanti piccoli Maneskine, la modernità e la superiorità della variabilità sessuale sulla noia dell’essere maschi e femmine in base al dato biologico». Farina si rivolge a Draghi per fermare al più presto tale circolare, «in nome del buon senso», così come l’hanno richiesto tanto Fratelli d’Italia quanto la stessa Lega, che esprime tra l’altro un esponente all’interno del Miur: per il Sottosegretario all’Istruzione Rossano Sasso, «Un conto è combattere e condannare giustamente ogni tipo di discriminazione; un altro è fare propaganda di genere attraverso attivisti Lgbt ideologizzati cari a Pd e M5S». Non solo, il leghista in una nota aggiunge come «la circolare del ministero dell’Istruzione con cui si invitano i docenti di ogni grado a trattare il tema delle discriminazioni non deve essere il cavallo di Troia per taluni personaggi ideologizzati affinché si possa fare propaganda gender […] La Lega si opporrà sempre a questo squallido tentativo di strumentalizzare i nostri alunni».