Caro direttore,
come sa, il tema delle scuole paritarie è un argomento che per noi assume una valenza di primaria importanza da sempre.

Come è noto, l’articolo 1 della legge n. 62/2000 stabilisce che il sistema nazionale di istruzione è costituito dalle scuole statali e dalle scuole paritarie private e di enti locali. Tale norma forse non è stata ancora adeguatamente compresa da parte di qualche forza politica che tutt’oggi ha pregiudizi ideologici, a nostro modo incomprensibili, nei confronti delle paritarie.



Viviamo in un Paese in cui, senza le oltre 12mila scuole paritarie, il sistema di istruzione non reggerebbe. In particolare, se consideriamo che un bambino su due dai 0 ai 6 anni frequenta una scuola paritaria, in mancanza delle stesse, soprattutto in importanti realtà economiche del Paese, come Veneto e Lombardia, avrebbe gravi ripercussioni anche sulle famiglie.



Dopo 4 mesi di chiusura, le scuole paritarie si trovano in una difficoltà estrema, come viene denunciato quotidianamente dalle varie associazioni di categoria. In molte ci segnalano che addirittura il 30% delle scuole paritarie avrebbe già evidenziato l’impossibilità di ripartire. E questo dato potrebbe aumentare se non ci fosse un importante intervento economico da parte dello Stato.

Le scuole paritarie garantiscono la libertà di scelta educativa, prevista dall’art. 33 della nostra Costituzione, oltre ad un notevole risparmio per le casse dello Stato. Abbandonare a loro stessi tutti questi istituti vorrebbe dire aggravare il bilancio dello Stato di circa 5 miliardi di euro annui. Si pensi non solo alla necessità di assumere insegnanti e personale amministrativo e di supporto, ma anche ai consistenti investimenti infrastrutturali che si renderebbero necessari.



Per questo abbiamo ritenuto di porre come prioritario il tema delle scuole paritarie, tanto che oltre ai 150 milioni previsti dal governo nel decreto Rilancio l’opposizione ha chiesto al governo di aggiungerne altri 100. Ma, rendendoci conto che la cifra ancora non sarebbe stata sufficiente, la Lega ha inserito – anche oltre agli accordi della minoranza – un’ulteriore richiesta di 50 milioni. Tra tutti i temi toccati dal decreto abbiamo ritenuto che questo, insieme al trasporto pubblico locale, fosse una priorità assoluta. Così, tra i fondi del “budget” su cui come forza di opposizione abbiamo possibilità di dare indicazioni, abbiamo deciso di assegnare questi ulteriori 50 milioni alle scuole paritarie.

Proprio ieri sera, grazie all’emendamento della Lega sottoscritto da tutte le forze politiche favorevoli al finanziamento delle paritarie, si è arrivati ad uno stanziamento complessivo di 300 milioni di euro.

Tutto questo si aggiunge ovviamente ad una serie di altre misure necessarie che abbiamo posto sul tavolo del Governo.

La nostra determinazione è quella di aiutare le scuole paritarie affinché possano continuare ad accogliere, formare ed educare le giovani generazioni e le generazioni che verranno.