È stata approvata nella giornata di ieri – ed inserita all’interno del decreto sulla Pubblica amministrazione presentato durante il Consiglio dei ministri – l’assicurazione sanitaria integrativa a favore del personale della scuola: una misura innovativa e che fino ad oggi non era mai stata ipotizzata e che secondo il ministro Giuseppe Valditara – intervistato oggi dal Tg5 – è pensata per “valorizzare chi lavora per il futuro dei nostri ragazzi”; mentre sull’assicurazione sanitaria integrativa sono arrivati anche commenti positivi dalla maggior parte delle sigle sindacali di settore che diventeranno parte centrale nell’attuazione del disegno di legge.
Partendo dal principio, l’assicurazione sanitaria integrativa – spiega sempre il ministro Valditara al Tg5 – permetterà di “rimborsare le prestazioni sanitarie effettuate a vantaggio dei lavoratori della scuola” con uno stanziamento complessivo di “220 milioni di euro a carico del Ministero” che si tradurranno in circa “3mila euro all’anno e forse anche qualcosa in più” a beneficio dei circa 1 milione di dipendenti, tra docenti, personale ATA e dirigenza scolastica; mentre il prossimo passo sarà quello di portare le discussioni all’interno della contrattazione collettiva sul rinnovo dei contratti – che dovrebbe aprirsi a breve – nel corso della quale si deciderà quali prestazioni saranno coperte e come si potrà usufruire dei fondi.
Le sigle sindacali approvano l’assicurazione sanitaria integrativa a scuola: “Misura necessaria, ma ora lavoriamo agli stipendi”
Insomma, l’assicurazione sanitaria integrativa permetterà a tutto il personale scolastico di usufruire di circa 3mila euro all’anno di rimborso per le prestazioni sanitarie di cui si è usufruito rivolgendosi al privato – dando così anche un leggero respiro al Servizio Sanitario Nazionale -; mentre come anticipavamo già prima sono state già parecchie le voci a favore della misura introdotta da Valditara, tra le quali (già ieri sera) il presidente Anief Marcello Pacifico che l’aveva definita una “prima risposta al burnout del personale”.
Dal conto suo – invece -, dicendosi certamente pronta al “confronto” per l’assicurazione sanitaria integrativa, la segretaria Cisl Ivana Barbacci ha esortato che si avvii al più presto la trattava contrattuale “sul sostegno ai redditi attraverso l’incremento delle retribuzioni tabellari”, citata anche dal segretario Uil Giuseppe D’Aprile che ricorda anche la “detassazione delle retribuzioni”; mentre dal conto suo la segretaria Snals Confsal Elvira Serafini si è detta “soddisfatta” da quella che ritiene “un’importante misura” e un “primo apprezzabile passo” a favore del SSN, promettendo che si batterà per “estendere nella maggiore misura possibile le prestazioni sanitarie coperte [e] per garantire a tutto il personale modalità di accesso” semplici e rapide.