Nella conferenza stampa con il premier Giuseppe Conte e la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, il ministro della Salute Roberto Speranza si è rivolto ai medici. «Per questi eroi che sono stati fondamentali nel periodo di massima emergenza Covid adesso si apre una nuova sfida: quella di raccordo tra sanità e scuola». In seguito, ha preso la parola la ministra dei Trasporti Paola De Micheli: «Gli scuolabus saranno sanificati e organizzati al meglio per rispondere all’aumento dei flussi complessi. Ci sarà l’obbligo di mascherina chirurgica e i trasporti si potranno riempire solo all’80 per cento». A tal proposito ha precisato che saranno dotati di segnaposto. C’è stato poi lo spazio per le domande dei giornalisti presenti. Al premier Giuseppe Conte è stato chiesto, ad esempio, se la sopravvivenza del Governo dipende proprio dalla ripresa scolastica: «Il Governo ogni giorno si assume la responsabilità delle sue decisioni. A chi vuole metterci alla prova sulla riapertura della scuola chiedo: dov’era quando si trascinavano carenze strutturali? Cosa avete fatto in passato? Cosa pensa, che il 15 valutiamo rimpasto? No».
Ha ripreso poi la parola la ministra Azzolina, sollecitata su alcuni numeri: «Grazie al lavoro enorme che è stato fatto posso dire che oggi sono 50mila circa gli alunni che non hanno un’aula. Ma questo non vuol dire che non andranno a scuola, ci andranno con la mascherina senza rispettare il distanziamento, ma solo temporaneamente. Sono situazioni residuali che si stanno risolvendo». Per quanto riguarda invece i docenti: «Ci sono state le immissioni in ruolo, nel weekend si faranno le nomine dei supplenti. Non sono 200mila, sono in linea con gli anni scorsi. Mi sono arrivate indicazioni di 25mila assunzioni». Conte ha poi assicurato che è stato previsto smart working per i genitori degli studenti in quarantena, così come i congedi parentali. Invece il ministro della Salute Roberto Speranza ha spiegato che pediatri e medici di famiglia ad occuparsi dell’attestazione per il rientro a scuola dopo l’eventuale sospetto caso Covid. «Non è automatico che se uno studente sia positivo, poi vada in quarantena anche l’insegnante, ma se dovesse accadere, scatterebbe la didattica a distanza. È stato previsto».
Anche una domanda personale per Giuseppe Conte, cioè sul ritorno a scuola del figlio: «Lo inviterò a concentrarsi e a studiare. Lo studio è faticoso, ma può migliorare le sue conoscenze. Lo accompagnerò volentieri col sorriso». Poi Speranza su riduzione quarantena: «Si può immaginare una riduzione, ma con l’aumento del tasso di rischio limitato. Valuteremo la situazione col Comitato tecnico scientifico, ma anche confrontandoci con altri Paesi europei». (agg. di Silvana Palazzo)
“MASCHERINE DISTRIBUITE GRATUITAMENTE ALLE SCUOLE”
«Vogliamo una scuola rinnovata, digitale e inclusiva». Per questo il Governo è pronto a investire nuove risorse, anche alcune del Recovery Fund. «La scuola ricomincia con più spazi e docenti grazie ad un investimento di 7 miliardi», ha aggiunto il premier Giuseppe Conte, che è pronto a destinare altre risorse alla scuola. «Stiamo facendo quello che non si è mai fatto in tanti anni, penso ad esempio al piano assunzioni». Ma il presidente del Consiglio ha parlato anche dei banchi monoposto: «C’è un calendario di consegne, quindi continueremo a settembre e completeremo il programma entro la fine di ottobre». Conte ha poi ringraziato gli studenti per i loro sacrifici: «Non possiamo escludere delle difficoltà, pensiamo ad eventuali nuovi contagi. Ma vi invito a rispettare le regole e ad essere fiduciosi. La quarantena sarà per giorni limitati, la didattica sarà in presenza». Ma il premier si è rivolto anche agli insegnanti: «Dovrete fronteggiare le criticità della ripartenza. Siete un patrimonio inestimabile di competenza, passione e responsabilità. Cercheremo di valorizzare sempre più il vostro ruolo. Dopo i medici e gli infermieri, ora siete voi il punto di riferimento».
Dopo Conte, è intervenuta la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina. «Ci sono già i primi casi di studenti positivi. Le procedure si sono rivelate efficaci. È stato giusto chiuderle ed è giusto ora riaprirle, siamo pronti». Nella conferenza stampa, trasmessa in diretta tv e streaming video, Azzolina ha confermato che a ottobre ci sarà il concorso straordinario per gli insegnanti e l’intenzione di usare una parte degli aiuti del Recovery Fund per la scuola. Poi ha ripreso la parola il premier Giuseppe Conte per una precisazione: «Le mascherine sono distribuite gratuitamente dal governo alle scuole. Tutti gli istituti scolastici avranno a disposizione mascherine da distribuire a studenti, docenti e personale scolastico. Dovete quindi chiederle ai dirigenti scolastici». (agg. di Silvana Palazzo)
“RITORNO A SCUOLA NUOVA SFIDA PER L’ITALIA”
«Il ritorno a scuola è in un contesto nuovo e non facile, sfiderà tutto il sistema Italia». Così il premier Giuseppe Conte ha esordito nella conferenza stampa, nella quale ha fatto il punto della situazione sul rientro in classe. «Ci sarà qualche cambiamento, qualche nuova regola si aggiungerà», la premessa del presidente del Consiglio. Non manca un riferimento alle difficoltà e alle polemiche. «Ci sono carenze strutturali a cui si aggiungono le difficoltà causate dalla pandemia che complicheranno inevitabilmente la gestione di una delle macchine più complesse del Paese», ha proseguito Conte. Ha chiesto, quindi, uno sforzo a studenti e personale scolastico, garantendo quello del Governo. «Ci saranno anche delle difficoltà, ma ce ne sono stati ogni anno. Ci saranno anche nuovi contagi, ma abbiamo predisposto le linee guida per affrontare le difficoltà». Conte ha citato anche quelle emerse in Germania, Francia e Stati Uniti. «Lo scenario è inevitabilmente difficile, ma dobbiamo predisporci ad affrontarlo senza lasciarsi sopraffare dalle preoccupazioni». (agg. di Silvana Palazzo)
CONTE AZZOLINA, CONFERENZA STAMPA SU RIAPERTURA SCUOLA
Alle ore 15
a Palazzo Chigi il Governo ha convocato una conferenza stampa in diretta video streaming sulla riapertura della scuola, alla presenza del Premier Giuseppe Conte con i Ministri Azzolina (Istruzione), Speranza (Salute) e De Micheli (Trasporti). A pochi giorni dalla ripresa nazionale – il 14 settembre nella maggiorparte delle Regioni – sono ancora diversi i dubbi e le incognite su cosa potrà avvenire in termini di contagi, trasporti, consegna banchi “monoposto” e cattedre vuote con emergenza docenti, tutti punti messi a tema dall’informativa odierna alla Camera della Ministra del Miur Lucia Azzolina. Come annunciato già diverse settimane fa, il rush finale prima della riapertura nazionale delle scuole è stato affiato ad una cabina di regia unica a Palazzo Chigi con direttamente il Premier Conte che si è preso l’onere di raccordare in prima persona il lavoro di Miur, Mit e Ministero della Salute. Ieri sera intervenendo alla Festa dell’Unità di Modena, il Presidente del Consiglio ha confermato «a fine ottobre banchi nuovi in tutte le classi»; in merito alle polemiche invece sorte contro il lavoro della Ministra Azzolina, Conte ha replicato seccamente «A chi ci critica oggi dico: negli anni scorsi come mai non vi siete preoccupati della scuola?».
AZZOLINA, L’INFORMATIVA SULLA SCUOLA
Nel corso della conferenza stampa di oggi – in diretta video streaming dai canali social di Palazzo Chigi, oltre che la pagina Facebook del Presidente del Consiglio Conte – il Governo provvederà ad elencare le novità in vista della ripresa scolastica. Dal focus sulle linee guida Iss-Cts per il contagio in classe fino alle norme su trasporto e mobilità, provando a chiarire i tanti nodi ancora “scoperti” sul mondo scuola. Oggi l’associazione dei presidi ha ammesso che resta «molto difficile aprire il 14 settembre», in risposta alle rassicurazioni giunte dalla Ministra Azzolina alla Camera dei Deputati: «Più collaborazione, più proposte e meno scontro politico. Approfittare della scuola per fare mera propaganda, ancor più in periodi delicati come questo, significa non agire nell’interesse delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi», attacca il Ministro dell’Istruzione contestando le critiche giunte sul Miur. «Non meritano di ascoltare slogan e frasi ad effetto che puntano alla pancia dell’elettorato, ma non lasciano poi nulla di concreto sul tavolo, nessuna vera proposta, nessuna iniziativa reale. Mi auguro che la grande lezione di lavoro costante, sacrificio e resilienza offerta dal sistema nazionale di istruzione e formazione in queste settimane che, unito, ha lavorato per la ripresa, possa davvero orientare il dibattito in modo diverso», ha concluso la titolare dell’Istruzione affermando che ogni sforzo possibile è stato fatto, ma questo non elimina «il rischio zero, che non c’è».