Da domani 21 ottobre 2020 entrano in vigore le novità introdotte dal nuovo Dpcm per il mondo scuola: in attesa delle evoluzioni preoccupanti sulla pandemia da Covid-19 che gettano “ombre” sul futuro della scuola in presenza nelle prossime settimane, il Ministero dell’Istruzione conferma la linea di inizio anno scolastico puntando laddove possibile sulla didattica in presenza. Al netto delle problematiche sui banchi, gli spazi e le quarantene che inevitabilmente restano ancora un forte problema in alcuni plessi scolastici del Paese, la Ministra Azzolina tiene il punto e su Facebook illustra le principali novità del nuovo Dpcm sul fronte scuola: «Dopo aver centrato tutti insieme l’obiettivo della ripresa della didattica in presenza e in sicurezza, come dimostrano i dati raccolti dal Ministero e certificati dalle autorità sanitarie competenti, ci è richiesto un ulteriore sforzo, al fine di venire incontro alle esigenze complessive del sistema Paese per il contenimento dell’emergenza Covid». Per il secondo ciclo di istruzione, particolare attenzione sulle scuole secondarie di secondo grado (le superiori): a differenza di quanto richiesto dalle Regioni, il Miur ribadisce come gli ingressi slittati alle ore 9 in classe verranno introdotti solo in «situazioni critiche e di particolare rischio», rappresentate da autorità sanitarie ed enti locali «sono le sole che giustificano una eventuale revisione di quanto già stabilito, anche con riferimento all’ingresso posticipato alle ore 9.00, che deve essere disposto unicamente qualora ricorrano le condizioni sopra descritte».



AZZOLINA, TUTTE LE NOVITÀ SULLA SCUOLA DAL 21 OTTOBRE

Perciò le scuole secondarie di secondo grado da domani 21 ottobre adottano ulteriori forme di flessibilità, in alcuni casi anche incrementando il ricorso alla Didattica Digitale Integrata (o DAD): non solo, il Dpcm permette di modulare ulteriormente «orari di ingresso e uscita degli alunni, anche attraverso l’eventuale utilizzo di turni pomeridiani». Salvo però i casi critici, non tutte le scuole dovranno per forza attenersi all’ingresso alle ore 9, anzi «non è necessario modificare orari di entrata e uscita e tutto quanto sia collegato alla scansione temporale definita dall’inizio dell’anno scolastico», sottolinea la Ministra Azzolina sempre su Facebook. In merito alla Scuola dell’infanzia e Primo Ciclo di istruzione (elementari), il Miur chiarisce che non vi saranno grandi novità: rimarrà in presenza, con la DAD solo in alcuni mirati e critici casi. Non solo, come previsto dal “Piano Scuola” di giugno «saranno svolte le riunioni dei tavoli e delle conferenze regionali e locali, previste dal c.d. “Piano Scuola”, per coordinare e monitorare le azioni da adottare. Gli Uffici di ambito territoriale(UAT), in raccordo con gli Uffici scolastici regionali(USR), assicureranno coordinamento e supporto alle istituzioni scolastiche e all’azione dei Dirigenti Scolastici».



Leggi anche

SCUOLA/ Ogni vera lezione può nascere solo da uno sguardo nuovo di prof e studenti