A Modena nel 2017 è nata la ‘Scuola di Fallimento‘, un progetto singolare ed unico nel suo genere, voluto da Francesca Corrado, economista, ma anche ricercatrice e scrittrice, oltre che fondatrice di Play Res, istituto di ricerca e promozione del gioco in ogni sua forma. Il concetto su cui si fonda la scuola è chiaro e mira ad insegnare, spiega il sito, a “superare la paura di fallire per disegnare il tuo successo”.



La stessa genesi della Scuola è all’insegna del fallimento, come spiega Corrado a Libero. “Nel 2015, improvvisamente, nel giro di due mesi, ho perso tutto“, racconta, “mi vergognavo così tanto che per sei mesi non l’ho raccontato a nessuno, prendevo scuse”. Fino a quando, però, “mio padre, malato di Alzheimer, si è aggravato. Mi sono resa conto che nella vita ci sono cose che si perdono per sempre, ma che altre si possono riconquistare“. Nacque lì l’idea della Scuola di Fallimento, quando si rese conto che “stavo osservando la mia vita da un’angolazione sbagliata” e rimettendo “in discussione le mie certezze e i miei errori, ho ideato un percorso che fosse utile a me e che attingesse alle ultime ricerche nel campo delle neuroscienze e della psicologia, del gioco, del teatro e dello sport“.



Cos’è e come funziona la Scuola di Fallimento

La Scuola di Fallimento, insomma, mira propria ad “aiutare a superare i fallimenti, a vederli come opportunità di crescita personale e professionale, per riprendere il controllo della propria vita in un momento di down”. Tutto, all’interno della scuola, inizia con un test “che permette di comprendere da cosa dipende la paura di sbagliare” e nel quale, Corrado ho notato che “le femmine normalmente rimuginano sull’errore e lo vivono con un senso di colpa e con una conseguente perdita dell’autostima, mentre i maschi hanno più paura del giudizio altrui e di indisporre una persona importante”.



Il percorso didattico della Scuola di Fallimento prevede cinque moduli distinti: percezione dell’errore proprio e altrui; analisi degli errori sistematici; consapevolezza; sdrammatizzazione e fiducia. Non va, però, immaginata come un luogo di apprendimento accademico, perché le lezioni si sviluppano soprattutto attorno a giochi da tavolo e teatro d’improvvisazione. “Strumenti”, spiega ancora Francesca Corrado, “che permettono di apprendere più velocemente. Il gioco è una simulazione della realtà e contiene tutti gli elementi e le difficoltà della vita di tutti i giorni” che, grazie alla Scuola di Fallimento, possono essere osservate dall’esterno e analizzato. Ma il successo che si va a cercare grazie ai corsi della scuola di Modena, precisa Corrado, “non è per forza soldi, fama e follower, ma quello che per ognuno è più importante“.