Giuseppina Guarnuto, dirigente dell’istituto comprensivo “Don Milani” di Guidonia Montecelio, ha commentato ai microfoni di “Storie Italiane”, trasmissione di Rai Uno condotta da Eleonora Daniele, la vicenda della scuola distrutta da una baby gang, formata da allievi ed ex studenti: “Non ci sono stati fattori scatenanti. Sono entrati nell’edificio tra le 18 e le 20 e hanno fra i 13 e i 15 anni. Una motivazione vera e propria alla base del loro gesto non c’è. Ho parlato con alcuni di loro, non mi hanno saputo dire il perché del loro gesto. Possiamo solo dedurre che agiscono in gruppo e che hanno preso di mira la scuola per riempire i loro pomeriggi con questi gesti di forza”.



La preside, però, ha voluto precisare che la baby gang “non ha devastato totalmente la scuola, come dicono le cronache e vogliamo guardare in positivo: magari la scuola per loro rimane un punto di riferimento, anche nel male. Sono ragazzi fragili che attingono la loro forza dal gruppo, presi singolarmente sono tutte brave persone. I genitori erano all’oscuro di tutto e devo dire che sono stati molto collaborativi e si sono scusati per il comportamento dei loro figli”.



BABY GANG DISTRUGGE SCUOLA, LA PRESIDE: “SONO TUTTI GIOVANI CHE SONO STATI ACCOMPAGNATI DAI DOCENTI NEL LORO CAMMINO”

Nel prosieguo di “Storie Italiane”, la preside ha chiarito che quelli che compongono la baby gang di Guidonia Montecelio “sono ragazzi che hanno avuto un percorso scolastico particolarmente attenzionato. I docenti li hanno accompagnati tanto nel loro cammino scolastico. È stata la prima volta che si sono comportati così, ma bisogna dire che hanno ripetuto questi gesti per diversi pomeriggi”.

Gli studenti, infatti, dentro la scuola sono riusciti a entrare soltanto una volta in maniera devastante, sfruttando un’avaria dell’allarme. In tutti gli altri casi, invece, esso ha funzionato regolarmente e sono stati messi in fuga dalla sirena.