Gentile direttore,
scrivo per raccontare un’esperienza positiva, riguardante la scuola, che da qualche anno viviamo con orgoglio e gratitudine. Il nostro Istituto Comprensivo Martin Luther King di Caltanissetta, grazie ai progetti Scuola e persona: l’accoglienza che apre lo sguardo; sport che unisce e Diversamente impariamo (con l’obiettivo principale di valorizzare ogni persona e di favorire la cultura del volontariato, della solidarietà e dell’inclusione di tutti) sostenuti dalla nostra dirigente, Daniela Rizzotto, è stata selezionata dal comitato scientifico per ben tre volte al Festival dell’innovazione scolastica.



Quest’ultimo ha voluto valorizzare i progetti innovativi realizzati dalle scuole di ogni ordine e grado in vari settori: valutazione, tecnologia, inclusione e multiculturalità, valorizzazione del territorio, sport, creatività, ecc. Non si è trattato di un festival della competizione ma della condivisione, della bellezza e dell’accoglienza. Noi docenti provenienti da tutta Italia siamo stati subito accolti con cura ed attenzione: ogni piccolo particolare è stato curato con grande attenzione, dalla cena di benvenuto alla gita tra le colline e alla sistemazione presso le strutture alberghiere, che sono state con noi veramente accoglienti e ci hanno fatto sentire preziosi. Una delle cose che ci ha colpito è stata la familiarità che si è creata tra noi relatori del Festival e il fatto che non sia stato necessario attendere di parlare pubblicamente al momento assegnatoci, ma fin da subito abbiamo condiviso tra di noi buone prassi, consigli, metodologie ed esperienze che hanno attraversato tutto lo Stivale, da Caltanissetta fino a Bolzano.



Molto significativa per noi è stata la scelta della location del Festival in questi anni, che, come ha detto uno dei promotori, Alberto Raffaelli, poteva svolgersi in strutture elegantissime, invece sono state scelte le due scuole Dieffe e Verdi proprio per rendere protagonisti attivi della manifestazione i ragazzi. Questo è stato uno dei punti di forza del Festival: abbiamo potuto vedere all’opera gli studenti e i docenti delle suddette scuole che, pur con indosso le mascherine, facevano intravedere un grande sorriso nel prendersi cura di noi in ogni aspetto dall’accoglienza, dal break fino ad arrivare ad ogni piccola nostra esigenza che, insieme ai loro professori, cercavano di soddisfare. Questi ragazzi hanno chiaramente dimostrato che sono stati in grado di mettere in pratica quello che hanno studiato a scuola e di possedere perfettamente le soft skills tanto necessarie oggi nel mondo del lavoro.



Un plauso va fatto anche a tutti gli organizzatori del Festival, che hanno lavorato mesi interi per potere arrivare a questi risultati, ma soprattutto hanno messo il cuore nel concretizzare tutto, facendo attenzione a non realizzare un evento che fosse solo formale e che premiasse le persone migliori nel campo educativo, ma che lasciasse una traccia profonda sia dal punto di vista didattico che umano nel mondo della scuola, del quale spesso si tende a raccontare solo gli aspetti negativi e a non fare emergere invece i punti di forza. Come ha ben fatto rimarcare il professor Vittadini nel suo intervento, la novità del Festival sta nel fatto che l’innovazione sia l’educazione mentre per tanto tempo l’attenzione è stata data principalmente all’organizzazione.

Con questo cuore colmo di gratitudine vogliamo invitare tutti i docenti d’Italia a partecipare al Festival perché vi assicuriamo che se ne esce arricchiti umanamente e didatticamente. Questa nostra esperienza ci ha aiutato sempre più ad avere come focus principale i nostri alunni, la loro crescita umana e culturale e a ricordare che  ogni persona è preziosa e va accompagnata, guidata e motivata a tirar fuori il meglio di sé in ogni circostanza. Speriamo che questa esperienza positiva del Festival possa continuare nel tempo.

Per fare un esempio, nel nostro istituto abbiamo organizzato un convegno dal titolo Il valore educativo dell’inclusione, dove tra i relatori oltre al prefetto e al giudice Tona, alla rappresentante dell’Ufficio Scolastico di Caltanissetta ed Enna, era presente anche Alberto Raffaelli per presentare il Festival e raccontare la lunga collaborazione nata tra la nostra scuola ed il Festival dell’innovazione scolastica.

Concludo con le parole di Luigi Ballerini, membro del comitato scientifico: “la bellezza è il miglior strumento educativo per fare emergere sé stessi”. Ci auguriamo che durante questo nuovo anno scolastico, pur caratterizzato da diverse difficoltà, i nostri ragazzi possano vivere esperienze di bellezza e che noi docenti, attraverso le nostre discipline possiamo essere in grado di suscitare il loro desiderio di studiare e di vivere pienamente la loro vita con cuore e mente aperti poiché, come ci ha ricordato Vittadini citando Plutarco, i ragazzi sono fuochi da accendere”.

(Marilena Pelonero, Ilaria Testquatra)

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