Il Consiglio dei Ministri ha approvato il Decreto sul Green Pass per scuola e trasporti e a breve verrà presentato in conferenza stampa dai Ministri Bianchi, Giovannini (Trasporti) e Speranza (Salute): la novità più importante arriva però sul fronte docenti, dato che per l’intero personale scolastico il Decreto Legge fissa l’obbligo di pass vaccinale dal 1 settembre, pena la sospensione degli stipendi dopo 5 giorni di assenza ingiustificata (che scatta senza avere il Green Pass). «Tutto il personale della scuola e dell’università, al fine di garantire la salute pubblica e mantenere adeguate condizioni di sicurezza nell’erogazione in presenza del servizio essenziale d’istruzione, dovrà avere ed esibire il Green pass.



Il mancato rispetto delle disposizioni è considerata assenza ingiustificata e, a decorrere dal quinto giorno di assenza, il rapporto di lavoro è sospeso e non sono dovuti la retribuzione né altro compenso o emolumento, comunque denominato», si legge nel decreto visionato dall’Agenzia ANSA. Nell’anno 2021-2022 per assicurare il valore della scuola come comunità e tutelare la sfera sociale e psico-affettiva degli studenti, «tutte le lezioni si svolgono in presenza»: il testo in 10 articoli si apre con questa premessa, specificando «Regioni e Comuni potranno chiudere istituti e fare lezioni in Dad solo come “deroga” per “specifiche aree del territorio o singoli istituti, esclusivamente in zona rossa o arancione” o per casi “eccezionali” di focolai o rischio particolarmente elevato». Per il settore Università, si fissa l’obbligo di Green Pass per studenti e docenti degli atenei alla ripresa dell’anno accademico: infine, il decreto stabilisce l’accordo raggiunto tra Governo, Figliuolo e aziende farmaceutiche, con tamponi rapidi in farmacia ad 8 euro per i ragazzi tra i 12 e i 18 anni e a 15 euro per tutti gli altri cittadini.



LA LETTERA DI FIGLIUOLO ALLE REGIONI

Dopo la riunione di ieri a Palazzo Chigi per dirimere gli ultimi dettagli sul Green Pass, il commissario all’emergenza Covid-19 generale Francesco Paolo Figliuolo ha inviato una nuova lettera alle Regioni-Provincie Autonome per chiedere di avere entro il 20 agosto i dati precisi sul numero dei docenti e personale Ata vaccinati. Come ormai sembra deciso dalla maggioranza nel Governo – contraria per il momento la Lega – il Green Pass dal 1 settembre diverrà obbligatorio per l’intero personale scolastico (insegnanti e Ata), mentre per gli studenti al momento non si avrebbe la medesima norma.



Dopo aver evidenziato nella lettera (anticipata da Adnkronos) che i dati relativi al personale scolastico arrivati al momento «evidenziano, in alcuni casi, variazioni relative sia alle platee sia alle percentuali dei cittadini vaccinati», il generale Figliuolo osserva come «al fine di poter disporre di dati univoci che tengano conto del reale andamento della campagna vaccinale, è necessario che, per la scadenza del prossimo 20 agosto, ciascuna Regione/P.A. che reputa necessario apportare modifiche proceda: per la platea, a chiarire la tipologia di personale, in servizio, che è stato considerato ‘scolastico’ (dirigente, docente, Ata, amministrativo, ecc) distinguendo tra pubblico e privato (paritarie e non)». Infine, per le somministrazioni si richiede alle Regioni di «far rettificare il dato in Avn (facendo escludere dalla categoria il personale non in servizio) per coloro i quali si ritiene non siano registrati come parte della categoria pur essendo tali».

GREEN PASS SCUOLA, TUTTE LE NOVITÀ

Alle 16 è convocato il Consiglio dei Ministri dove il Governo Draghi si appresta a definire le norme sul Green Pass a partire da domani 6 agosto (Decreto Covid approvato il 22 luglio scorso, ndr) e soprattutto le linee guida con cronoprogramma per i settori scuola, lavoro, trasporti dal 1 settembre. Alle 13 la conferenza Stato-Regioni, durante la quale si darà il via libera alle linee guida del Ministro Bianchi rese note la scorsa settimana sul ritorno in classe. Dalla Cabina di regia in corso stamane a Palazzo Chigi è emersa la volontà dell’esecutivo di rendere l’obbligo di Green Pass per tutto il personale scuola (docenti e Ata), mentre per il momento non vi sarebbe bisogno per gli studenti. In presenza di mancato pass la linea del Governo è quella di destinare gli addetti ad altre mansioni che non comportino contatti con studenti o altre persone. Diversa la situazione per le Università, dove invece docenti e studenti sarebbero obbligati ad esibire il pass vaccinale qualora dovessero presentarsi in presenza: si attende il Cdm per il via libera definitivo. L’obiettivo del Governo resta il ritorno in presenza da settembre per scuole e università, con apporto ridotto al minimo per la Dad: dai sindacati arriva però una netta bocciatura, con i rappresentanti di Flc Cgil, Cisl Scuola, Snals e Anief che scrivono in una nota come siano disponibili all’obbligo di Green Pass ma che comunque «l’introduzione dell’obbligo vaccinale non sarebbe sufficiente per assicurare la ripresa delle attività didattiche in presenza e in sicurezza».