Con un progetto pilota avviato dello stato USA dell’Arizona – che è certamente destinato a far discutere – all’intelligenza artificiale viene affidato l’importante compito di gestire interamente una scuola per accompagnare gli studenti in una nuovissima forma di apprendimento che sappia fare a meno (con tutti i rischi che ne derivano) dei tradizionali docenti in carne ed ossa: il programma si chiama Unbound Academy ed è stato recentemente discusso in modo approfondito dal Consiglio scolastico statale che dopo diversi mesi di trattative ha dato il via libera (con quattro voti a favore e tre contro) all’ingresso nelle scuole dell’intelligenza artificiale.
Facendo innanzitutto un passetto indietro, è bene precisare che l’uso dell’IA a scuola non è certamente una novità negli USA perché la stessa compagnia che c’è dietro all’Unbound Academy aveva già avviato una sperimentazione simile in Texas e Florida parendo da alcune scuole private che si erano rese disponibili ad un test preliminare: il risultato era stato positivo al punto che la compagnia aveva scoperto che le giovani menti del futuro riuscivano ad apprendere – proprio grazie alla tecnologia – il doppio delle nozioni nella metà del tempo e da quei dati si è arrivati al progetto di cui vi stiamo parlando tra queste righe.
Come funziona la scuola gestita dall’intelligenza artificiale: oltre alla storia, verranno insegnate anche le ‘life skills’
Venendo al dunque, l’Unbound Academy sarà – insomma – gestita interamente dell’intelligenza artificiale grazie ad un programma e ad una serie di algoritmi proprietari, oltre che di un innovativo programma accademico che andrà ben oltre alla tradizionale scuola a cui siamo abituati: per ora si tratta di una sperimentazione che coinvolgerà solamente alcune classi – parrebbe quelle tra il quarto e l’ottavo anno accademico, che negli USA fanno parte dello stesso percorso propedeutico alle università -; ma già dall’anno scolastico 2025/26 non si può escludere che verrà ulteriormente esteso, sempre fermo restando che si raggiungano i risultati sperati.
L’idea è che una volta arrivati a scuola, gli studenti non dovranno stare seduti per sei infinite ore davanti ad un docente, ma potranno semplicemente connettersi all’apposita piattaforma per seguire solamente due ore di lezioni gestite dall’IA: queste non seguiranno i classici programmi, ma si adatteranno automaticamente al livello raggiunto dal singolo studente, accelerando o rallentando su quegli aspetti che padroneggia più o meno rapidamente in una sorta di adattamento continuo che sia in grado – per certi versi – di farlo anche divertire.
Alle lezioni digitali tenute dall’intelligenza artificiale, si affiancheranno anche altre ore in cui gli studenti seguiranno corsi e laboratori di ‘preparazione alla vita‘ dedicati alla gestione delle finanze, alla capacità di parlare in pubblico e – più generalmente – a tutte quelle competenze che rientrano sotto il nome di ‘life skills’; senza dimenticare che in ogni caso non mancherà anche lo zampino umano visto che i progressi e le lezioni saranno sempre seguiti da alcuni esperti che potranno intervenire in caso di problemi.