CDM BOCCIA LA SETTIMANA CORTA A SCUOLA PER L’EMERGENZA GAS-ENERGIA

L’emergenza del caro-energia non può che inevitabilmente ripercuotersi anche sul mondo scuola: con il ritorno sui banchi – tra il 5 e il 15 ottobre in tutta Italia ad andamento sparso – il Governo sta mettendo a punto tutte le ultime novità sui temi come i posti vacanti, il Covid e per l’appunto provvedimenti anti-emergenza gas. Con però dei “paletti” messi prima dal Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi e poi dall’intero Governo Draghi riunitosi stamane in CdM proprio sui temi energetici. In vista del maxi Decreto in arrivo entro la prossima settimana però, il Consiglio dei Ministri ha sostanzialmente bocciato la proposta giunta negli scorsi giorni dall’Associazione Nazionale Presidi che puntava su una “settimana corta” e soprattutto sulla Dad al sabato per ridurre i costi aumentati dal caro prezzi sul gas.



«Niente settimana corta e niente Dad il sabato per risparmiare sui costi in riferimento alla crisi energetica», emerge dal CdM secondo fonti fidate dell’ANSA a Palazzo Chigi. Il ritorno alla didattica a distanza viene escluso nella maniera più categorica dal Governo uscente, nonostante le avvertenze del Ministro Cingolani sui provvedimenti da prendere da ottobre in merito a primi razionamenti sui riscaldamenti. «Le scuole non si toccano, questo è emerso con chiarezza», ha spiegato poi un Ministro all’Adnkronos al termine della riunione, «l’opzione della Dad al sabato è stata bocciata totalmente, respinta in tutto e per tutto». Insomma, ben poco margine di ambiguità viene lasciato su questo punto.



BIANCHI (MIUR): “NO ORARI ACCORPATI E DAD AL SABATO”

Poche ore prima intervistato da Radio Anch’io su Radio 1 anche il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi aveva sottolineato come «La scuola deve essere l’ultima ad essere interessata da eventuali provvedimenti sui problemi connessi al costo dell’energia». Dopo due anni e mezzo di emergenza Covid, continua il titolare del MIUR, «La scuola ha bisogno di una presenza chiara ed esplicita e non soggetta agli andamenti del prezzo del gas». Dalla Dad al sabato agli accorpamenti di orari per consumare meno energia negli istituti, secondo il Ministro le misure sul caro energia non dovranno colpire le scuole: «ci sono altri ambiti dove si può e si deve risparmiare. La scuola deve essere lasciata nelle condizioni di lavorare al meglio».



Bianchi spiega poi come il Governo con il Ministero stanno investendo sui tempi prolungati, sui tempi pieni dando «risorse per le mense e per le palestre ma questo è un altro piano»: con il ritorno degli studenti tra i banchi nei prossimi giorni, rileva il n.1 del MIUR, «troveranno tutti i docenti, quelli che sono già in cattedra da moltissimo tempo, quelli che son stati assunti perché abbiamo fatto tanti concorsi e abbiamo già fatto tutte le assunzioni che potevamo fare per le supplenze lunghe». Infine il Ministro Bianchi annuncia che da oggi 1 settembre verranno decise «le supplenze brevi che coprono le malattie e i distacchi. Noi non abbiamo lasciato soli i nostri dirigenti». Resta il tema dei costi sull’energia, con le preoccupazioni di strutture e presidi che permangono con il procedere delle settimane e con le bollette che aumentano di prezzo sempre più.