Le graduatorie ad esaurimento GAE per le immissioni in ruolo diventano biennali, quindi hanno validità dal 2024 al 2026 e si allineano a GPS e GI di prima fascia. In base a quanto riportato dal portale PMI.it, le graduatorie ad esaurimento relative all’insegnamento scolastico avranno però durata biennale a partire dal prossimo aggiornamento, in virtù di quanto previsto da un emendamento al Decreto Milleproroghe. Le GAE sono rivolte ai docenti con abilitazione all’insegnamento usate per le immissioni in ruolo degli insegnanti, includendo anche le assunzioni di supplenti a tempo determinato. L’aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento è previsto per quest’anno, ma sarà definito da un apposito decreto MIM, già illustrato ai sindacati.
L’ultimo aggiornamento risale al 2022, relativo al triennio 2022-2024. Gli elenchi sui prossimi GAE, pertanto, avranno validità dal 2024 al 2026, non più per il triennio che va dal 2024 al 2027. In questo modo ci si adeguerà a quanto avviene per le graduatorie provinciali per le supplenze (GPS). Allo stesso modo, è prevista l’attivazione della validità biennale anche per quelle d’istituto (GI) di prima fascia.
SCUOLA, EMENDAMENTO AL DECRETO MILLEPROROGHE: LE NOVITÀ
L’emendamento al Decreto Milleproroghe è quello 5.37, che è stato riformulato prima di essere approvato in Commissione Bilancio alla Camera. Come evidenziato da Ticonsiglio.com, da un recente incontro tra il Ministero e i sindacati era emerso che sembrava che tale modifica normativa sarebbe stata lanciata non per l’aggiornamento nel 2024 ma per l’aggiornamento nel 2027. Dunque, il Ministero forse ha voluto anticipare l’intervento, approfittando appunto dell’emendamento al Milleproroghe, che lancia anche altre novità per la scuola.
Ad esempio, proprio come le graduatorie ad esaurimento, diventano biennali anche le graduatorie di istituto di I fascia, aggiornate contestualmente alle GAE. D’altra parte, è importante precisare che dopo la votazione alla Camera il Decreto Milleproroghe, con i relativi emendamenti, dovrà essere vagliato al Senato per l’approvazione definitiva e la conversione in legge.