Caro direttore,
contrariamente a quanto ho letto nei giorni scorsi sulle pagine del Sussidiario, l’insegnante in Italia non scomparirà mai.
Innanzitutto è essenziale per consentire ai genitori, che fremono, di andare a lavorare e ai ragazzi di socializzare. Vale a dire: è un baby sitter a buon mercato (almeno rispetto alla singola famiglia, perché lo Stato nel suo complesso spende una cifra immensa per mandare avanti le scuole).
Magari, già che c’è, il professore è utile per dare due dritte sulla “Costituzione più bella del mondo”, sulle leggi che regolano il web (?), su come ci si comporta a tavola, su quali sono le verdure di stagione. In breve, per cercare di trasmettere quelle buone maniere che le famiglie non vogliono o non riescono a mostrare ai giovani.
E ancora: su chi meglio che su un docente è possibile scaricare la propria rabbia? “Lei ha dato 5 a mio figlio! Ma ieri ha studiato la sua materia addirittura per un’ora! Come si permette? Si è impegnato tantissimo…”.
Ma vogliamo aggiungere la burocrazia? Tutti i documenti, più o meno cartacei, che ogni giorno devono essere prodotti dove andrebbero a finire senza gli insegnanti di ogni ordine e grado? Come si fa a scovare gli inadempienti se gli adempimenti non esistono più? Mica vorrai andare a valutare le lezioni in classe…
E i Pcto (Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento)? È appena nata questa nuova “miniera d’oro”, vogliamo liberarcene subito? Senza i docenti che impazziscono a cercare di capire cosa far fare di veramente utile ai propri alunni (e a riempire ulteriori moduli), come potrebbe sopravvivere il nostro Paese?
Ci sarebbe da fare poi tutto un delicato discorso sulle “categorie protette”, ma lasciamo perdere (sono “protette”, appunto: nessuno ne discuta!).
Limitiamoci a dire che senza centinaia di migliaia di docenti i sindacati perderebbero ulteriormente di significato. Già oggi è molto difficile capire a cosa servano (a proposito di utilità…). Ma senza il bacino degli insegnanti i sindacalisti sarebbero destinati a estinguersi, e questo è logicamente impossibile.
I docenti italiani non scompariranno mai. Quella che è già scomparsa è la scuola, ma se ne sono accorti in pochi, nonostante gli strepiti di questi giorni contro la didattica a distanza.
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