“Leadership, desiderio e bellezza: canoni innovativi per tempi complessi” è il tema del convegno internazionale promosso dall’associazione professionale Disal (Dirigenti scuole autonome e libere), che si terrà a Napoli, dal 7 al 9 aprile 2022, in presenza.
Un tema controcorrente, dati i tempi incerti e complessi che le scuole e tutti i loro protagonisti stanno attraversando, inevitabilmente condizionati dalle circostanze sociali, economiche e sanitarie.
Eppure, mai come in questo momento storico emergono domande e urgenze che riguardano non solo alcuni aspetti della vita, ma l’essenza del vivere. Sempre più si fa strada il desiderio di stabilità, di rapporti autentici, di conoscenza e di bellezza. E appare centrale “il diritto di ciascun alunno ad essere atteso con desiderio”, come afferma il pedagogista Roberto Dainese.
Desiderio e bellezza: questi gli ingredienti di un nuovo canone formativo su cui, allora, scommettere, anche a scuola, perché questi diventino tempi di semina e di innovazione, di libertà e di creatività, di cura e di premura.
Per questo “vivere la bellezza” in tempi complessi indica il compito culturale e l’orizzonte della proposta di chi svolge la propria professione negli ambienti educativi. “Se si insegnasse la bellezza alla gente, la si fornirebbe di un’arma contro la rassegnazione e la paura. (…) È per questo che bisognerebbe educare la gente alla bellezza: perché in uomini e donne non si insinui più l’abitudine e la rassegnazione, ma rimangano sempre vivi la curiosità e lo stupore”, scriveva Peppino Impastato.
Un convegno di presidi non può, allora, non rimettere al centro il valore della bellezza quale paradigma della proposta educativa, rilanciando quello che la tradizione ci insegna e sostenendo la passione per le persone e per i ragazzi che si affacciano al mondo con curiosità e speranza. Perché questo accada c’è bisogno di dare spazio a persone, fatti e luoghi che testimonino un gusto e un anelito di bellezza per ritrovare ragioni e avviare processi e curricoli con cui “accendere fuochi” nelle nostre scuole.
In questa prospettiva la scelta di Napoli come luogo del convengo non è casuale: una città simbolo di bellezza e di contraddizioni, dove la complessità è la cifra di una società e dei suoi quartieri e dove l’arte e la vita sono testimonianza di un’idea di popolo, di uno sguardo al vero, della creatività di chi sa per cosa vale la pena vivere. E di chi ha sempre saputo ricominciare, innovando.
Il convegno di Disal propone incontri con artisti, responsabili di scuole, esperti di ricerca educativa e la visita ai luoghi della ricca cultura partenopea con l’intento di realizzare un momento originale e creativo di immersione nei temi della dirigenza scolastica, offrendo, rispetto ad abituali stereotipi interpretativi delle problematiche scolastiche, l’esperienza di uno sguardo a ciò che è bello e generativo. Se quello che si desidera definire e approfondire è un’immagine di leadership culturale e manageriale e come essa debba essere interpretata nell’attuale contesto di cambiamenti, la bellezza – il fattore in cui Stendhal vedeva una promessa di felicità e Dostojevski la capacità di salvare il mondo – riscoperta, vissuta e riproposta, è chiamata a diventare nuovo “canone”, generativo di valori, di rapporti, di intrapresa e perciò di scuola, per il bene dei ragazzi e dei suoi protagonisti.
La sessione del 9 aprile vedrà la partecipazione di Tommaso Agasisti, ordinario del Dipartimento di Ingegneria gestionale del Politecnico Milano, di Adriana di Liberto, ordinario del Dipartimento di Scienze economiche e aziendali dell’Università di Cagliari, e di Tanja Bastianić del Directorate for Education and Skills dell’Ocse di Parigi per un confronto sugli studi e le proposte in atto a livello internazionale sulla leadership educativa.
Il convegno è rivolto a dirigenti scolastici, coordinatori didattici, docenti, direttori amministrativi di scuole, dirigenti tecnici, responsabili istruzione e formazione degli enti locali.
Il programma e le informazioni sono reperibili qui.
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