In arrivo le linee pedagogiche per il sistema integrato 0-6 anni. Il documento è stato messo a punto dalla Commissione nazionale per il Sistema integrato di educazione e di istruzione ed approvato in forma di bozza. Quindi, è stato sottoposto ad una consultazione ampia con i soggetti coinvolti, del resto è uno strumento di orientamento per lo sviluppo qualitativo del settore. Le linee pedagogiche, come riportato da Orizzonte Scuola, sono costituite da sei parti, la prima e la stesa con un taglio più istituzionale, mentre la parte centrale è prettamente pedagogico. Cominciamo con la prima parte, dedicata ai diritti dell’infanzia, in cui si propone un percorso educativo diviso in due segmenti. Il primo (0-3) che comprende i servizi educativi, l’altro (3-6) che corrisponde alle scuole dell’infanzia. La seconda parte riguarda l’ecosistema formativo in cui si evidenzia il ruolo dei servizi educativi e delle scuole dell’infanzia chiamate “a rinsaldare l’alleanza educativa con le famiglie, ad operare in continuità con il territorio, a promuovere e diffondere i valori irrinunciabili e non negoziabili della Costituzione”.
Passiamo alla terza parte delle linee pedagogiche per il sistema integrato 0-6, dedicata alla centralità dei bambini, che devono essere “al centro dell’azione educativa e protagonista del suo percorso di sviluppo”. Ciò nella consapevolezza che l’infanzia non va intesa come fase preparatoria alle tappe successive, perché i “salti non aiutano i bambini nel percorso di crescita individuale, ma li inducono a rincorrere mete individuate per loro dagli adulti”.
LINEE PEDAGOGICHE SISTEMA 0-6: NUOVE PROFESSIONALITÀ
Nella quarta parte si affrontano le scelte organizzative, in particolare l’idea di un curricolo unitario, “una prospettiva che può favorire la costruzione della continuità 0-6, la comunicazione con i genitori, la valutazione e la rendicontazione della qualità del servizio”. La penultima parte ha il titolo ‘Coordinate della professionalità’, in cui si sottolinea che l’attività collegiale del gruppo di lavoro, in altre parole la collaborazione, costituisce “uno dei tratti peculiari della professionalità degli educatori/insegnanti e del personale ausiliario”. Infine, le garanzie della governance.
Nell’ultima parte si mette in luce la necessità di riservare attenzione costante nei confronti della scuola e in particolare del sistema educativo 0-6. Ma attenzione vuol dire anche “investimenti economici e culturali, scelte politiche, amministrative e pedagogiche”. Con interventi strategici si intendono anche quelli che “anno leva sul coordinamento pedagogico, la formazione in ingresso e continua del personale, la diffusione delle sezioni primavera e dei Poli per l’infanzia”.