La Regione Lombardia ha deciso di proseguire con la didattica a distanza al 100% nelle scuole secondarie di secondo grado da lunedì 11 e fino al 24 gennaio. Lo ha comunicato in una nota nella giornata di ieri, alla luce dei dati connessi alla diffusione del Covid e delle valutazioni condivise con il CTS regionale, anticipando una ordinanza firmata dal governatore della Regione Lombardia Attilio Fontana nella giornata di oggi, 8 gennaio, in concomitanza con la notizia della zona arancione per cinque regioni (tra cui anche la Lombardia) dal 10 al 15 gennaio.



Nell’ordinanza (la numero 676) dell’8 gennaio a firma del presidente Fontana sono contenuti due articoli. Il primo fa riferimento alle “Misure relative all’istruzione secondaria di secondo grado” e precisa che dall’11 al 24 gennaio “le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado e le istituzioni formative professionali secondarie di secondo grado (IeFP)” ricorreranno alla dad al 100%.



SCUOLA LOMBARDIA, DAD FINO AL 24 GENNAIO NELLE SUPERIORI

Nell’ordinanza sulle misure relative alla scuola in Lombardia, si precisa comunque che sarà garantita la possibilità per le istituzioni scolastiche e formative professionali di svolgere attività in presenza “qualora sia necessario l’uso di laboratori o per mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali”. Nel secondo articolo della medesima ordinanza firmata da Fontana, viene specificato il periodo di efficacia – dall’11 al 24 gennaio – con la precisazione che “il mancato rispetto delle misure di cui alla presente ordinanza è sanzionato” secondo quanto previsto dalla legge. Fontana, come riporta l’agenzia di stampa Ansa, dopo aver appreso la collocazione della Lombardia in zona arancione ha ribadito la necessità di “un sistema più consolidato, in grado di garantire certezze concrete in ogni ambito, sia produttivo, sia di carattere famigliare, come ad esempio per l’attività scolastica”. Ed a proposito della scuola ha ribadito che “in Lombardia partirà a breve una sperimentazione importante e mirata basata sullo screening di studenti e docenti delle scuole secondarie di secondo grado per verificare concretamente l’incidenza del virus in questo ambito”.

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