“Mancano tredici giorni all’inizio della scuola!” aveva esclamato Rachele mentre Lucy le stava spiegando con entusiasmo il lavoro che aveva fatto durante l’estate.

“Che cosa c’entra?” le aveva risposto Lucy. “Io ti sto raccontando delle scoperte fatte scrivendo un diario come mi aveva chiesto l’insegnante, e tu mi ricordi quello che so, che le vacanze non sono infinite. Perché mai?”



Rachele era stata per quasi due mesi al mare e si era divertita, non aveva fatto nulla di ciò che le avevano assegnato i suoi prof, ed ora si trovava in affanno.

“C’entra e come!” aveva ribattuto Rachele. “Il tuo diario sarà pur bello, ma a me fa venire in mente solo che il tempo passa e fra poco dovremo tornare in classe.”



“E allora? Non vedo che c’è di male, anzi io sono curiosa di vedere come sarà quest’anno. Finalmente niente mascherina, niente Dad e tutto in presenza, pensa che bello” aveva detto Lucy senza nessuna forzatura. Era tutta tesa a vedere cosa le avrebbe riservato il nuovo anno scolastico, certamente delle novità avrebbero reso ancora più affascinante il cammino.

“Io non voglio iniziare l’anno” aveva ribadito Rachele. E per rincarare la dose aveva aggiunto: “la scuola mi fa schifo!”

Lucy aveva guardato Rachele, non si aspettava una reazione simile. Allora le aveva chiesto se vi fossero delle materie di suo gradimento, così si sarebbe potuta buttare nel loro studio, aspettando che l’interesse si dilatasse.



“Nessuna materia! Mi fanno tutte schifo.” Rachele era una roccia granitica, non faceva un passo indietro. Lei se avesse potuto non sarebbe andata più a scuola. Lucy era rimasta per qualche attimo in silenzio, non sapeva come affrontare quella posizione di rifiuto totale.

“E degli amici che dici? Ritrovarli è anche questo negativo?” Lucy aveva giocato questa carta sperando di demolire le difese dell’amica, che invece aveva risposto che le amicizie della scuola non sono vere. A questo punto Lucy aveva abbandonato la strada della dialettica, che ormai era evidente che non portava a niente e aveva semplicemente detto a Rachele che lei era contenta di ricominciare la scuola ed era curiosa di scoprire il nuovo che avrebbero trovato in classe. Rachele aveva riversato il suo scetticismo sull’amica, ma si era resa conto che non incrinava la certezza di Lucy, anzi era evidente essa che cresceva.

“Io desidero ripartire con il piede giusto, e attendo proprio di ricominciare” aveva continuato Lucy per nulla frenata dallo scetticismo di Rachele. “E ti dico una cosa” aveva cambiato tono Lucy diventando più determinata e con lo sguardo diretto verso l’amica.

“Che cosa?” aveva a quel punto chiesto Rachele, questa volta con interesse.

“Niente di eclatante, io ti farò compagnia e affronterò con te il nuovo anno scolastico.” E mentre diceva queste parole aveva provato un moto di tenerezza verso l’amica.

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