La scuola è finita da circa un mese, ma ancora non si sa come ripartirà a settembre. Ad oggi, infatti, non c’è un piano riaperture definito e utile a non farsi cogliere impreparati in caso di arrivo di una nuova ondata di contagi in autunno. Il tanto chiacchierato protocollo Covid, con regole precise in merito agli impianti di aerazione, agli spazi e all’organico, ancora non si è palesato. “Il Fatto Quotidiano” ha provato a intervistare in merito Barbara Floridia, esponente del Movimento Cinque Stelle e sottosegretaria all’Istruzione.
Queste sono state le sue dichiarazioni: “Stiamo lavorando proprio in queste ore, sulle mascherine c’è una discussione che coinvolge anche il presidente del Consiglio”. Lavori in corso, verrebbe da titolare, ma c’è bisogno di accelerare quanto prima, in modo da arrivare entro fine mese con le idee chiare e affrontare il mese d’agosto, da sempre periodo di vacanze e di slittamenti, con lo scenario già definito in tutte le sue sfaccettature, a cominciare dalle linee da seguire.
SCUOLA E PIANO RIAPERTURE: TUTTO TACE, COSA SUCCEDE?
Sul fronte degli spazi non si registra alcuna novità e le contromisure sin qui adottate non soddisfano gli attori del mondo della scuola: “Non basta costruire 212 scuole nuove con i fondi del Pnrr quando in Italia ci sono 42mila edifici scolastici. È una goccia nell’oceano”, ha detto Mario Rusconi, presidente dell’Associazione nazionale presidi di Roma. Il personale Covid è a rischio sparizione, ha invece rivelato a “Il Fatto Quotidiano” la segretaria di Cisl Scuola, Ivana Barbacci: “Non abbiamo notizie, ma ci era già stato detto che con la fine dello stato di emergenza non ci sarebbe stata più alcuna possibilità di avere questi insegnanti e questi collaboratori scolastici”.
E gli impianti di aerazione? “Non si sa vergognosamente ancora nulla – ha denunciato il comitato nazionale IdeaScuola –, se non che l’Iss ha tutto pronto e attende il via libera dai Ministeri“. Infine, il nodo sull’obbligo delle mascherine, con l’immunologa Antonella Viola che ha detto la sua: “Portarle a scuola quando fuori dalle aule nessuno le indossa non ha senso, sembra un castigo. Ma dovremo fare i conti con questa nuova variante che ha alzato di nuovo il numero delle vittime”.