In attesa dell’esito del confronto tra Governo e Regioni, importanti novità sul dossier scuola arrivano dal premier Giuseppe Conte. Intervenuto ai microfoni di Porta a Porta, il giurista ha annunciato un tavolo dei ministri con le prefetture a livello provincia per coordinarsi e trovare soluzioni flessibili: «Ho raccomandato perché ci sia un’apertura differenziata scuola per scuola, paese per paese. Dobbiamo ripartire con la didattica a distanza almeno al 50% per le scuole superiori di secondo grado, con il massimo di flessibilità».
C’è un impegno molto serio da parte del Governo per il ritorno a scuola ha evidenziato la sottosegretaria conte. Intervenuta ai microfoni di Sky Tg 24, l’esponente dem ha fissato al 7 gennaio la data di ritorno in aula: «C’è un impegno di molte Regioni ed è un impegno molto serio e attento. Bisogna però cambiare il sistema dei trasporti e gli orari di ingresso e uscita, così da consentire una scuola in sicurezza». (Aggiornamento di MB)
SCUOLA, IPOTESI DIDATTICA A DISTANZA AL 50%
La scuola ripartirà il prossimo 7 gennaio 2021? Questa è la domanda che si stanno ponendo tanti alunni e tante famiglie, importanti aggiornamenti potrebbero arrivare nel corso delle prossime ore. Oggi è in programma il vertice tra Governo e Regioni: il ministro Francesco Boccia ha convocato la Conferenza alle ore 15.30, ma non è da escludere un rinvio di ogni decisione. Open spiega che molto dipenderà dall’andamento della curva di contagi, in vista del possibile aumento di casi ai primi di gennaio.
Discussione in corso tra le parti e uno dei principali nodi da sciogliere è quello legato alla didattica a distanza: l’ipotesi più accreditata al momento è quella di un 50-50%, metà lezioni in presenza e metà a distanza. Negli scorsi giorni si è parlato di una spartizione 75% in presenza e 25% dad.
SCUOLA, OGGI VERTICE GOVERNO-REGIONI
Legata al dossier scuola la gestione del trasporto pubblico: ricordiamo che il Governo ha promesso nuovi fondi alle Regioni per incrementare la circolazione dei mezzi negli orari di punta, così da evitare assembramenti tra studenti. «I mezzi pubblici restano con una capienza al 50% e spero mantengano questo livello fino all’estate», ha rimarcato Paola De Micheli negli scorsi giorni.
Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione nazionale presidi, ha evidenziato ai microfoni di Radio Cusano Campus: «Abbiamo avuto rassicurazioni molto blande e a macchia di leopardo sui trasporti: in alcune zone sono stati registrati dei miglioramenti, in altre invece no. Ora la situazione viene esaminata a livello di province più che a livello di regioni. Il nodo resta questo, considerando che i protocolli di sicurezza a scuola sono stati rispettati in larghissima parte».