“Le vacanze di Natale, ma che vacanze sono?” si era chiesta Sara mentre pensava al lungo programma di italiano che doveva studiare per l’interrogazione che l’aspettava al rientro a scuola i primi di gennaio.
“Sì anche per me non sono vacanze, devo fare tutto l’illuminismo” aveva risposto Maria, aggiungendo: “ci troviamo a studiare insieme oggi pomeriggio?”
“Sì” aveva subito detto Sara, non nascondendo il suo entusiasmo per questa proposta. “Sì sì, se stessi a casa, io lo so, non farei niente. Mi distrarrei in tanti modi, troverei tante occasioni per fare altro.”
“Vediamoci questo pomeriggio in biblioteca” aveva allora insistito Maria, dicendo all’amica di invitare chi volesse.
Così nel pomeriggio si erano trovate a studiare in un locale della biblioteca del centro. Con Maria e Sara erano arrivati Riccardo e Fatima, ognuno a studiare ciò che era stato assegnato per le vacanze natalizie, ognuno che si era lamentato non appena si erano seduti al tavolo di studio, poi ognuno a tirare l’altro impegnandosi ad appuntare e sottolineare pagine su pagine.
A metà pomeriggio era arrivato Luigi, un insegnante del centro di aiuto allo studio.
“Ci sono” aveva detto con sorpresa entrando nel locale, rivolgendosi a tutti ma soprattutto a Maria, che aveva bisogno perché stava studiando Parini e voleva capire meglio la sua ironia.
“Non pensavo di trovarvi qui, pensavo ci fosse solo Maria” aveva poi sottolineato, per chiarire le ragioni della sua sorpresa iniziale.
“Ci ha invitato Maria a venire qui, e ha fatto bene, perché stare insieme ci motiva” aveva spiegato Riccardo.
“Ma non avete da studiare gli stessi argomenti!” aveva puntualizzato Luigi.
“No, siamo di classi diverse, ma che importa? Siamo amici e trovarci insieme ci aiuta, come abbiamo imparato al centro” aveva allora detto Fatima. Luigi era ancora più stupito, e allo stesso tempo contento di sentirglielo dire. “Hanno preso l’iniziativa di condividere lo studio in queste vacanze”, constatò tra sé e sé Luigi, molto soddisfatto. Era un metodo per affrontare le difficoltà.
“Ci sono!” aveva ribadito Luigi “ci sono, comincio ad aiutare Maria, poi chiunque abbia bisogno io ci sono, rimango a dare una mano.” E si era seduto a fianco di Maria, con cui si era messo a guardare “Il giorno” di Parini.
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