Può la didattica a distanza (Dad) trasformarsi in una opportunità? Per gli studenti di una scuola di Torino la risposta è stata affermativa. Mentre si discute sugli aspetti positivi della Dad, la pandemia non cancella l’autogestione che anzi per l’occasione diventa totalmente virtuale. A renderla possibile per la prima volta in Italia, come riporta l’Agi, sono stati i rappresentati di istituto del liceo classico e linguistico Gioberti, nel capoluogo piemontese. Si tratta del medesimo liceo dal quale è partita la protesta di Maia, una delle paladine della manifestazione anti-Dad e simbolo dei movimenti studenteschi che si sono registrati in diverse città italiane.



Grazie unicamente alle loro forze, Pietro Villa, Bianca Zancan, Alessandro Del Giglio e Alessandro Finetto, studenti di età compresa tra 17 e 18 anni hanno organizzato un evento unico nel suo genere con la presenza di svariati ospiti illustri tra cui, solo per citare alcuni nomi, l’economista Carlo Cottarelli, Giancarlo Caselli, il giornalista Domenico Quirico, Mario Calabresi, lo scrittore Fabrizio Geda, il virologo Giovanni Di Perri.



PRIMA AUTOGESTIONE VIRTUALE IN UNA SCUOLA DI TORINO

In vista dei prossimi mesi sono state già annunciate altre due giornate di assemblee studentesche e la prossima, secondo quanto anticipato dall’Agi, si avrà proprio alla fine di marzo. Anche in quella occasione non mancheranno ospiti illustri che gli organizzatori a breve inizieranno a contattare. Alla medesima agenzia, uno degli studenti, Pietro Villa, ha commentato: “Noi siamo d’accordo che la Dad non dovrebbe essere la normalità ma questa modalità, in questo caso, ci ha permesso di fare intervenire alla nostra assemblea personaggi che in presenza sarebbe stato molto più complicato avere con noi”. Nonostante i numerosi difetti della didattica a distanza, dunque, in questo caso “è stata una opportunità”. I vari personaggi che hanno preso parte all’evento sono stati contattati tutti via mail: “molti ci hanno risposto e hanno accettato con umiltà di parlare con noi, di rispondere alle domande di un pubblico di minorenni, a cui di solito non sono abituati a rivolgersi. Hanno accettato le nostre domande e si sono confrontati con noi. È stata un’esperienza molto importante”, ha commentato Villa. Ad assistere all’evento sono stati oltre mille studenti con una partecipazione pari all’80%. L’organizzazione, ha ammesso Villa, è certamente complessa, ma l’auspicio è che “questo modo diverso di fare didattica a distanza possa essere di nuovo apprezzato da tutti noi studenti ed essere un’esperienza interessante e formativa”.

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