Una professoressa contraria al vaccino contro il Covid-19 si è presentata a scuola, in provincia di Piacenza, con l’esito negativo del tampone, ma la preside le ha vietato l’ingresso poiché era senza Green Pass. Il codice del certificato verde, infatti, non le era stato ancora inviato. Un disguido che si è concluso soltanto con l’arrivo nell’istituto scolastico delle forze dell’ordine.
A chiedere l’intervento dei militari, in base a quanto riporta il quotidiano La Libertà, è stata proprio la docente, che ha voluto rivendicare i propri diritti. Le norme in vigore dal 1° settembre, infatti, prevedono che l’accesso ai plessi sia consentito soltanto a coloro che sono in possesso del Green Pass, ottenibile tramite vaccinazione oppure tramite un tampone effettuato entro 48 ore. La professoressa aveva scelto la seconda opzione, ma il codice è tardato ad arrivare. La preside non ha voluto sentire ragioni, seppure si trattasse soltanto di attendere pochi minuti e a disposizione ci fosse il documento che attestava l’esito del test firmato dal medico di turno. I Carabinieri, ad ogni modo, hanno dato l’ok e tutto si è prontamente risolto.
Scuola, prof senza Green Pass: preside vieta ingresso. Cosa è successo
A raccontare quanto accaduto è stata proprio la professoressa a cui la preside ha vietato l’ingresso a scuola poiché, per un ritardo tecnico, era senza Green Pass. “Non voglio vaccinarmi, è una mia scelta legittima e consapevole, quindi, proprio per evitare problemi all’accesso a scuola, mi sono sottoposta a un tampone molecolare con esito negativo nelle 48 ore precedenti. Non avendo però ricevuto in tempo il codice del green pass temporaneo, mi sono presentata in aula solo con il referto del test firmato dal medico. Secondo la preside, non era sufficiente. Anche altri operatori, non intenzionati a vaccinarsi, si trovano nella mia stessa situazione”, ha detto a La Verità.
I controlli a scuola, dal 1° settembre, sono infatti diventati ferrei. La preside, da parte sua, ha voluto mettere in pratica nei minimi dettagli il protocollo. La questione, ad ogni modo, si è risolta dopo qualche minuto, anche grazie all’intervento delle forze dell’ordine. “Non è successo nulla di grave, la situazione si è stemperata subito”, ha chiarito.