Sono tante le misure pensate per scongiurare i contagi di coronavirus nelle scuole, ma quali sono più efficaci? Un gruppo di ricercatori svizzeri e norvegesi ha provato a dare una risposta con uno studio i cui risultati sono stati pubblicati su medRxiv. Il singolo intervento anti Covid più efficace è la ventilazione naturale con l’apertura completa di sei finestre per tutto il giorno durante l’inverno. In termini di efficacia di interventi singoli, al secondo posto c’è l’uso delle mascherine chirurgiche. In primavera-estate invece la ventilazione naturale risulta efficace solo quando tutte le finestre sono del tutto aperte per tutto il giorno. In inverno l’apertura parziale di due finestre per tutto il giorno o quella completa di sei finestre al termine di ogni lezione ha dimostrato la stessa efficacia. L’apertura solo durante l’intervallo o la pausa pranzo ha avuto un impatto minimo.
Se all’apertura delle finestre si associa l’uso delle mascherine, allora la protezione aumenta per gli studenti. Ma se l’uso delle mascherine è efficace tanto quanto l’apertura parziale di due finestre per tutto il giorno durante l’inverno, la ventilazione naturale unita all’uso delle mascherine e al filtraggio HEPA si è rivelato decisamente più efficace: c’è stata una diminuzione di 30 volte delle particelle virali.
STUDIO SULLE MISURE PER RIAPERTURA SCUOLA IN SICUREZZA
“Queste misure dovrebbero essere combinate e integrate da altri interventi (come allontanamento fisico, igiene, test, ricerca di contatti e vaccinazione) per massimizzare il beneficio nelle scuole”, hanno concluso i ricercatori. Ma hanno anche aggiunto un particolare importante: “Gli interventi combinati – cioè la ventilazione naturale in combinazione con maschere chirurgiche e filtri HEPA sono rimasti altamente efficaci in presenza di un super-diffusore”. Questi risultati sono coerenti con quelli di un recente studio del CDC degli Stati Uniti, secondo cui la filtrazione HEPA combinata con l’uso delle mascherine può ridurre la concentrazione media di aerosol del 90%. “Aprire le finestre solo durante l’intervallo e le pause pranzo è stato l’intervento meno efficace e non dovrebbe essere raccomandato”, hanno aggiunto i ricercatori.
Consapevoli del fatto che l’apertura delle finestre nelle scuole in inverno potrebbe creare non pochi disagi, suggeriscono come alternativa l’uso del filtraggio ad alta efficienza del particolato (HEPA), le cui prestazioni non sono influenzate dalla stagione. Anzi, ne suggeriscono l’uso anche in quelle classi dove non è possibile avere una buona ventilazione. Peraltro, potrebbero tornare utili anche perché sono in grado di catturare anche le particelle più grandi trasportate dall’aria, come polline e inquinanti atmosferici.