Il Ministero dell’istruzione ha pubblicato una nota in vista della riapertura delle scuole previste il prossimo 7 gennaio 2021, quando, stando all’ultimo Dpcm emanato dal presidente del consiglio Giuseppe Conte, gli studenti potranno tornare a fare lezioni in presenza compresi quelli delle scuole superiori, al 75%. A riguardo il Miur ha inviato alle scuole una nota le modalità di applicazione del Dpcm del 3 dicembre scorso, soffermandosi in particolare sul personale Ata, sui nuovi orari scolastici e sull’organico covid. Il capo del Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione, Marco Bruschi, ha ricordato la questione di cui sopra del 75%, fermo restando che una regione si trovi in zona arancione o gialla. Sarà quindi necessario modulare il piano di lavoro del personale ATA, nonché gli orari di studenti e docenti e quelli di apertura degli uffici: “Resta inteso che il predetto limite – scrive il dottor Bruschi – può essere variamente modulato (anche per classi, classi parallele, indirizzi), in considerazione delle esigenze delle istituzioni scolastiche”.
RIAPERTURA SCUOLA 7 GENNAIO, NOTA DEL MIUR: “FAVORIRE IL CONFRONTO”
Per quanto riguarda la questione dell’organico covid, ovvero quell’organico aggiuntivo che verrà fornito dal Governo per fronteggiare l’emergenza coronavirus nelle scuole, il Ministero specifica che non si tratta di un “organico di potenziamento”, ma di risorse il cui obiettivo è quello di garantire “una migliore gestione dei gruppi classe, al fine di ottimizzarne la numerosità e, per quanto riguarda il personale ATA, volta ad attuare le attività necessarie alla garanzia del diritto allo studio nonché alla sicurezza e all’igiene degli ambienti”. Fra i tanti argomenti toccati dalla nota del Miur anche gli esami di qualifica dei percorsi di IeFP, consentiti dal Dpcm e che “possano svolgersi con le modalità dei percorsi delle scuole secondarie di secondo grado, ferma restando la responsabilità delle regioni per quanto concerne i percorsi erogati da istituzioni formative accreditate”. Il dottor Bruschi, nella nota inviata dal Ministero, conclude invitando al dialogo e alla collaborazione gli Uat (gli uffici del provveditorato), i dirigenti scolastici e gli USR, gli uffici scolastici regionali “Si tratta di una occasione – s crive a riguardo – per mostrare, ancora una volta, la capacità di risposta da parte delle istituzioni scolastiche e dell’amministrazione”.