VOTO DI CONDOTTA E COMPORTAMENTO: LA RIFORMA DI VALDITARA SUL BULLISMO A SCUOLA
Il voto di condotta avrà impatto anche all’Esame di Maturità e si preferiranno lavori socialmente utili a scuola piuttosto che sospensioni: dopo le forti polemiche anche a livello nazionale per i casi di Rovigo (promossi gli studenti che avevano “impallinato” la prof lo scorso gennaio) e Abbiategrasso (bocciato il ragazzo che ha accoltellato l’insegnante in classe), il Ministro dell’istruzione e del Merito Giuseppe Valditara aveva annunciato negli scorsi giorni un “giro di vite” importante sul tema del voto di condotta e in generale sull’allarme bullismo a scuola.
Ebbene oggi è arrivata la notizia direttamente dal MIM del via libera alla nuova riforma contro il bullismo a scuola targata Valditara: «Avviare riforme per contrastare il bullismo a scuola è fondamentale. Al fine di ripristinare la cultura del rispetto, di contribuire ad affermare l’autorevolezza dei docenti e di riportare serenità nelle nostre scuole abbiamo deciso di intervenire su tre direttrici», scrive sulle proprie pagine social il Ministro dell’Istruzione. Tali direttrici, aggiunge Valditara, «riguardano i criteri di valutazione del voto per la condotta nelle scuole secondarie, la misura della sospensione e la disciplina di attività di cittadinanza solidale». Al termine dell’incontro tenutosi ieri e stamani con i tecnici del Ministero e tenuto conto della relazione conclusiva dei lavori del tavolo ministeriale di esperti sul tema del bullismo, Valditara ha annunciato novità importanti sui criteri di valutazione del voto di condotta alle medie e alle superiori, ma anche sulla sospensione e l’istituzione di attività di cittadinanza solidale (lavori socialmente utili, ndr).
COSA CAMBIA CON LE NUOVE DIRETTRICI DELLA RIFORMA VALDITARA
Le tre direttrici annunciate dal Ministro dell’Istruzione Valditara che compongono la nuova riforma contro il bullismo si differenziano su contenuti e “indirizzi” verso le quali dovranno agire. Eccole qui di seguito come riportate dal Ministero:
Prima direttrice riforma
– Il voto di condotta è riferito a tutto l’anno scolastico e che nella valutazione «dovrà essere dato particolare rilievo a eventuali atti violenti o di aggressione nei confronti degli insegnanti, di tutto il personale scolastico e degli studenti»;
– nelle scuole secondarie di I grado (scuole medie) si ripristina la valutazione del comportamento, che sarà espressa in decimi e farà media, modificando così la riforma del 2017;
– Il voto di condotta inciderà sui crediti per l’ammissione all’Esame di Stato (Maturità)
– Con la riforma Valditara si stabilisce che il 5 in condotta e la conseguente bocciatura «potrà avvenire anche a fronte di comportamenti che costituiscano gravi e reiterate violazioni del Regolamento di Istituto»;
– «L’assegnazione del 6 per la condotta genererà un debito scolastico (nella scuola secondaria di secondo grado) in materia di Educazione civica, che dovrà essere recuperato a settembre con una verifica avente ad oggetto i valori costituzionali e i valori di cittadinanza».
Seconda direttrice riforma
– La sospensione viene ritenuta inefficace dal Ministro dell’Istruzione e perciò si prevede «che la sospensione fino a 2 giorni dalle lezioni in classe comporti più scuola, più impegno e più studio. Lo studente sospeso sarà coinvolto in attività scolastiche – assegnate dal consiglio di classe – di riflessione e di approfondimento sui temi legati ai comportamenti che hanno causato il provvedimento. Questo percorso si concluderà con la produzione di un elaborato critico su quanto è stato appreso, che sarà oggetto di opportuna valutazione da parte del consiglio di classe»;
– in secondo luogo, se la sospensione supera i 2 giorni, «lo studente dovrà svolgere attività di cittadinanza solidale presso strutture convenzionate. La convenzione conterrà le opportune coperture assicurative».
Terza direttrice riforma
– Con la sospensione da scuola oltre i due giorni, il Consiglio di Classe può ritenere opportuno far proseguire l’attività di cittadinanza solidale «oltre la durata della sospensione, e dunque anche dopo il rientro in classe dello studente, secondo principi di temporaneità, gradualità e proporzionalità. Ciò al fine di stimolare ulteriormente e verificare l’effettiva maturazione e responsabilizzazione del giovane rispetto all’accaduto»;
– Da ultimo, le decisioni che riguardano queste misure saranno adottate dalle singole scuole, nello specifico dai consigli di classe, «nel rispetto dell’autonomia scolastica».