Accordo tra il ministro dell’Istruzione e del merito Giuseppe Valditara e i sindacati della scuola per il rinnovo del contratto. A rivelare i dettagli è stato il ministero: in primis c’è un’anticipazione, per quanto riguarda la parte economica, che consentirà al personale scolastico di vedersi riconosciute a dicembre le somme relative agli arretrati maturati per una voce media di 2mila euro, che andranno ad aggiungersi a stipendio e tredicesima. Il Consiglio dei Ministri ha previsto una disponibilità finanziaria di 100 milioni di euro, da destinare alla componente fissa della retribuzione accessoria per quest’anno, nella misura di 85,8 milioni per i docenti e 14,2 milioni per il personale Ata.
Valditara ha poi evidenziato che «è stato assunto l’impegno a reperire ulteriori risorse finanziarie, anche nell’ambito della manovra di bilancio 2023, da destinare alla retribuzione tabellare del personale scolastico». Questo è solo un primo passo per Valditara, comunque atteso da tempo e arrivato in una fase complicata a causa della crisi energetica. «Abbiamo voluto dare subito un chiaro segnale politico di svolta rispetto al passato», ha aggiunto Valditara. Inoltre, è la conferma di una vera alleanza: «Una grande collaborazione tra istituzioni, parti sociali, docenti, studenti, famiglie, ognuno nel suo ruolo, per prenderci cura di quella straordinaria comunità che è la scuola italiana».
RINNOVO CONTRATTO SCUOLA: “GRANDE COLLABORAZIONE TRA GOVERNO E SINDACATI”
A conti fatti, l’accordo è stato chiuso con le cifre che si conoscono da tempo. La novità è rappresentata dai 100 milioni che incideranno nella misura di pochi euro al mese per ogni dipendente. D’altra parte, il ministro è riuscito a ottenere la firma di tutti i sindacati, anche di quelle sigle che non sembravano convinte a sottoscrivere l’accordo. Non resta che aspettare di vedere se gli impegni saranno mantenuti. Di questi aumenti si era parlato già nella primavera del 2019 con un accordo firmato, ma poi non andato a buon fine. Di certo, come riportato da Tgcom24, c’è un primo incremento di 100 euro lordi entro Natale, a cui si aggiungeranno gli arretrati, stipendio e tredicesime.
C’è grande soddisfazione da parte di Palazzo Chigi. «L’accordo, atteso da tempo, comporta un impegno finanziario importante, che corrisponde alla volontà del governo di effettuare un forte investimento nella formazione e nell’istruzione dei giovani, essenziale per un Paese avanzato che voglia competere tra le moderne economie della conoscenza. È un risultato importante frutto dello spirito di collaborazione avviato dal governo con le parti sociali e che ci auguriamo possa raggiungere in futuro ulteriori importanti obiettivi», recita il comunicato. Antonio Naddeo, presidente di Aran (Agenzia per la rappresentanza negoziale delle Pubbliche amministrazione) dopo il tavolo di confronto ha evidenziato il «clima di grande collaborazione».