Riccardo era al centro di aiuto allo studio e stava aiutando Sara, arrivata lì dopo la scuola perché che aveva difficoltà in psicologia. Non riusciva a capire cosa fosse questo inconscio di cui parlava Freud.
D’un tratto era entrata in aula Gaia, Riccardo l’aveva guardata in faccia con tono interrogativo. “Cosa fai qui?” le aveva chiesto alzando la testa da quello che stava facendo con Sara.
“Sono venuta a trovarvi” aveva detto in modo disincantato la ragazza.
“Non hai niente da fare?”
“No” aveva risposto Gaia, “è la festa del paese e a scuola ci hanno dato un giorno di vacanza, i prof hanno allentato la presa.”
“E sei venuta qui?” le aveva chiesto Sara, che era lì a soffrire su Freud. Quasi non ci credeva che una ragazza con il pomeriggio libero venisse al centro di aiuto allo studio. In fondo lì si veniva per studiare. Gaia aveva capito la perplessità di Sara, le aveva sorriso e le si era avvicinata, facendola un po’ spaventare. “Cosa ho detto di male?” aveva chiesto mettendosi le mani a copertura del volto.
“No, no! Nulla di male. Dammi la mano” le aveva risposto Gaia “e vieni con me.”
Riccardo non capiva, le due ragazze mano nella mano erano uscite dall’aula e avevano girato il centro, suscitando sorpresa in ogni aula in cui erano entrate.
Infine erano rientrate dove Riccardo aspettava per riprendere il lavoro su Freud.
“Cosa hai visto?” aveva chiesto Gaia all’amica.
“Volontari e ragazzi impegnati a studiare” aveva risposto Sara.
“Se fosse solo questo io non dovrei rimanere qui, perché non ho da studiare” aveva allora precisato Gaia, aggiungendo: “ma non vi è solo questo, sono amici, questo vi è qui al centro, un’amicizia.”
Sara aveva guardato Gaia con tanta perplessità. Lei al centro andava per prepararsi in psicologia.
“Che bello che sei venuta!” aveva interrotto il dialogo Riccardo “stai qui con noi, vuoi sentire un po’ di Freud?”
“No, no! Volevo salutarla, ora vado un attimo da Graziella” e aveva salutato entrambi uscendo dall’aula.
Sara aveva guardato Riccardo con gli occhi sgranati da tanta sorpresa, poi aveva chiesto a Riccardo: “ma io qui ci vengo per psicologia! Non ci vedo quell’amicizia di cui parla Gaia, è sbagliato?”
“No. Va bene così, Sara ha trovato tanta amicizia, tu cosa trovi?” aveva risposto Riccardo.
“Lei che mi aiuta, che si occupa di me. E a scuola non trovo uno che si occupi di me!” aveva detto allora Sara sentendosi interrogata dallo sguardo di Riccardo.
“Va benissimo così. Vivi quello che il tuo cuore sente, non preoccuparti se non di rispondere al tuo cuore” aveva detto Riccardo alla ragazza, che aveva aggiunto “però che bella quell’amicizia di cui parla Gaia.”
Riccardo aveva sorriso, senza commentare quell’affermazione che chissà cosa avrebbe portato.
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