Sara era arrivata al centro di aiuto allo studio con il suo carico di pagine sulla Rivoluzione scientifica. Ne aveva parlato con la sua amica Giulia che però quel pomeriggio non aveva tempo, doveva prepararsi in fisica dove sarebbe stata di certo interrogata.

“Sono argomenti facili, molto concreti, non riflessioni astratte!” aveva detto Giulia rassicurando l’amica. “Vedrai che riesci a farla senza problemi questa parte del programma.”



“Speriamo” aveva risposto Sara, poco convinta e bisognosa di essere aiutata. Così Sara alla fine della giornata scolastica era andata al centro alla ricerca di Matteo, insegnante di filosofia in pensione, che sempre l’aveva aiutata a studiare.

“Non c’è” le aveva detto la segretaria. “È in ospedale per un piccolo intervento.”



“Niente di grave, spero” si era sincerata Sara, ottenendo un “No, no, nulla di grave, un intervento di routine.”

Sara si era allora messa nell’aula al suo solito posto, aveva tirato fuori il libro di filosofia ma lo sfogliava a caso, “senza Matteo come farò?” pensava tra sé e sé.

Giulia, una giovane universitaria di scienze, che in quell’ora stava aiutando una ragazza, si era accorta che Sara era lì ma assente, allora aveva lasciato per un attimo la sua postazione e si era avvicinata alla ragazza chiedendole come stava.

“Non so cosa fare, ho l’interrogazione di filosofia e senza Matteo non so da che parte cominciare.”



“Come faceva con te Matteo?” le aveva allora chiesto Giulia. “Fai quello che lui faceva con te, vedrai che riesci.”

Sara, all’inizio un po’ scettica, aveva preso in mano il libro alla pagina giusta, e aveva cominciato a leggerlo e a sottolineare i punti importanti che poi trascriveva su un foglio. Questo le aveva insegnato Matteo; un modo per cogliere i punti fondamentali, rifletterci su, memorizzarli e connetterli tra loro.

Pagina dopo pagina, Sara si accorse che il tempo era volato. L’incertezza era svanita, era stata lì tutto il pomeriggio studiando proprio come Matteo studiava con lei e si era sorpresa di averlo potuto fare da sola.

Prima di tornare a casa era andata a ringraziare Giulia per l’input che le aveva dato.

Tre giorni dopo con alcuni amici era andato a trovare Matteo che era a casa convalescente. Dopo i saluti e gli auguri di tornare presto in pista, Sara gli aveva detto che aveva una bella notizia.

“Quale?” aveva chiesto Matteo incuriosito.

“Ho preso 8 in filosofia studiando da sola!” aveva detto con un gran sorriso Sara.

“Bello!” aveva esclamato Matteo e fra sé e sé aveva pensato “ho dovuto ammalarmi perché prendesse 8!”

“Sì, ma quando ritorna riprendiamo a fare insieme.”

“Vediamo” aveva reagito subito Matteo, dubbioso. “Visto che sei così brava che bisogno hai di me? Anzi, perché non aiuti qualcuno più piccolo?”

“Ho cominciato a farlo! Sono proprio contenta!” aveva risposto Sara. “Ma niente scherzi, io di lei continuo ad avere bisogno.”

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