Attraverso una circolare ufficiale diffusa negli ultimi minuti, il ministero dell’istruzione e del merito il cui titolare è Valditara, ha chiesto alle scuole di non usare l’asterisco o lo schwa nelle circolari ufficiali. Secondo quanto sottolineato dal Miur usando tali segni si andrebbe a contrastare con le norme linguistiche, con il rischio quindi di compromettere la chiarezza della stessa comunicazione scolastico, nonché la sua uniformità. Attraverso la stessa nota il ministero dell’istruzione fa inoltre sapere l’importanza del rispetto delle regole della lingua italiana, citando anche la nota Accademia della Crusca.
Quest’ultima, ritenuta da sempre una “istituzione super partes”, ha sottolineato più volte che l’utilizzo dello schwa o dell’asterisco non rappresenta una forma corretta dal punto di vista grammaticale, di conseguenza il loro impiego, soprattutto se si tratta di documenti ufficiali come ad esempio le comunicazioni scolastiche, contrasta con la leggibilità e l’accessibilità degli stessi testi. Sempre l’Accademia della crusca precisa che utilizzare questi simboli può dare vita ad ambiguità, rendendo le comunicazioni molto meno comprensibili rispetto a se fossero scritti con il classico italiano.
SCUOLA, SCHWA E ASTERISCO VIA DALLE CIRCOLARI: “EVITARE CONFUSIONE”
Insomma, chiaro il pensiero del ministero dell’istruzione, scrivere con lo schwa e l’asterisco crea solo confusione e rischia di dare vita a delle incomprensioni, soprattutto ad esempio se la comunicazione viene letta da persone che non conoscono i due simboli o non risultano essere troppo “al passo con i tempi”. Ma perchè vengono impiegati questi due simboli? Sono stati introdotti in epoca recente e servono per “occultare” il genere, nel senso che vanno a mascherare il maschile o il femminile, con l’obiettivo di promuovere un linguaggio che sia inclusivo, rispettando le varie identità.
Uno scopo nobile ma spesso e volentieri risulta essere troppo complicato capire il senso del testo, soprattutto perchè tali simboli non solo previsti dalla lingua italiana. Meglio evitarli quindi nelle comunicazioni scolastiche, soprattutto per fare in modo che il messaggio che le stesse veicolino sia chiaro e comprensibile a tutti. Tra l’altro l’Accademia della Crusca fa notare che anche dal punto di vista grammaticale utilizzare simboli come lo schwa o l’asterisco non è corretto, sottolineando come il loro utilizzo potrebbe creare “sconcerto” se impiegato in documenti istituzionali come le comunicazioni pubbliche scolastiche.
SCUOLA, SCHWA E ASTERISCO VIA DALLE CIRCOLARI: LE REAZIONI SOCIAL
Come prevedibile la notizia ha fatto il giro del web ed ha creato non poca polemica con moltissime persone che sui social hanno detto la loro, come ad esempio chi si trova d’accordo con il ministro Valditara “Esatto, giusto! Un pò meno stupidità ed ignoranza nella scuola non guasta”, e ancora: “Finalmente, benissimo!!! Il tempo di queste bischerate sta finendo”
Ma c’è anche chi si lamenta come ad esempio chi scrive: “É incredibile quanta velocità ci sia per queste sottigliezze linguistiche e quanta lentezza (o forse è meglio dire stallo, menefreghismo) ci sia per questioni più importanti e serie”, così come chi scrive: “E’ una scelta che blocca l’evoluzione del linguaggio e limita l’inclusione. La lingua è uno strumento vivo, che si adatta ai cambiamenti della società”