REGOLE E GREEN PASS
Con la scuola iniziata al momento sono in Alto Adige (ieri, ndr), il Miur ancora deve chiarire alcuni aspetti importanti circa il ritorno in classe nazionale dal prossimo 13 settembre: le linee guida presentate dal Cts e approvate dal Governo nel Decreto del 6 agosto scorso, sono al momento “ferme” in Commissione Affari Sociali dovendo poi essere tramutate in legge entro l’inizio di ottobre. Dalle presenze al distanziamento, dalle mascherine agli ingressi scaglionati, fino al tanto discusso controllo del Green Pass: i nodi al pettine sono diversi, non tutti appunto definiti al 100%.
Ad esempio, la deroga alle norme di sicurezza previste dal Cts è contenuta nel decreto legge del 6 agosto 111 riguarda il non uso della mascherina qualora vi siano classi composte da studenti tutti vaccinati (con doppia dose completa) o comunque che abbiano certificato di guarigione: ebbene, la deroga vale solo per le classi terza media e superiori dato che il vaccino al momento è disponibile solo per gli over-12. Secondo l’ISS la deroga però potrebbe applicarsi anche per le elementari laddove «è possibile tenere la distanza di un metro tra un ragazzo e l’altro e di due metri dalla cattedra». A prescindere dalle deroghe, al momento il togliere la mascherina è previsto solo se al banco o in posizione statica: vuol dire che ogni qual volta che lo studente si alza o esce dalla classe, dovrà di nuovo indossare la mascherina.
SCUOLA, L’AUDIZIONE DEL MINISTRO BIANCHI
Altro elemento fondamentale è l’obbligo del vaccino e qui la discussione si fa concertata almeno per tutte le prossime settimane: il Governo ipotizza nel nuovo Decreto da approvare entro l’1 ottobre un Green Pass obbligatorio anche per gli studenti. Come riporta oggi il “Corriere della Sera”, «C’è ancora da chiarire il tema di come si potrà sapere chi è vaccinato e chi no. Dal punto di vista della procedura aiuterebbe se il governo decidesse per l’obbligo vaccinale, come per altri vaccini come l’esavalente o quello del morbillo. La scuola potrebbe avere i dati direttamente dalle Asl. Altrimenti si potrebbe procedere con una piattaforma come quella che controlla il green pass degli insegnanti, ma sarà il garante della privacy a dare indicazioni». Nel frattempo oggi in Audizione alla Camera il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha fatto sapere che sul Green Pass per gli studenti c’è ancora tempo per capire come poter intervenire, mentre sull’obbligo già presente per gli insegnanti «oltre il 92% del personale si è vaccinato e c’è una quota elevata che non può vaccinarsi. In merito al controllo della certificazione, sul computer del preside, e solo su quello, ci sarà la lista con il bollino rosso o verde. Così si evitano le file e l’umiliante idea del ‘chi si e chi no’. E’ un buon metodo e rispetta la privacy». Il 13 settembre prossimo tutti i professori «saranno in cattedra», ha poi annunciato Bianchi ribadendo come «rispetto alle 112mila cattedre vuote e vacanti: avremo 58.735 mila posizioni a ruolo e 113.544 mila incarichi annuali assegnati».