Lavori in corso nel Governo per la riapertura delle scuole. Il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha proposto al commissario per l’emergenza Francesco Paolo Figliuolo di testare la sicurezza delle scuole tramite un tampone rapido a cui sottoporre gli studenti, anche gli alunni della scuola dell’infanzia. La risposta non è ancora arrivata, ma secondo Repubblica questa idea conferma l’accelerazione di Agostino Miozzo, ex coordinatore del Comitato tecnico scientifico (Cts) e da un mese collaboratore del ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi. Secondo Miozzo, i test andrebbero fatti ogni settimana e in caso di positività scatterebbero i tamponi molecolari a tutta la classe.
Queste novità però non sono legate al rientro a scuola dopo Pasqua, anche perché ciò dipende dal livello di contagio in ogni singola regione o provincia. In fascia arancione si dovrebbe tornare al 50 per cento in classe, mentre in zona rossa si valutano lezioni in presenza anche per scuole materne, elementari e prima media.
SCUOLE APERTE, ARRIVANO I TEST SALIVARI?
Dal punto di vista pratico, però, non è chiaro come si procederà con i test a tappeto. Stando a quanto riportato dal Corriere della Sera, i controlli all’ingresso delle scuole potrebbero essere affidati a militari e volontari della Protezione civile. Potrebbero essere usati test salivari che danno esito in pochi minuti, ma ad oggi non sono ancora autorizzati in Italia. L’iter è ancora in corso, perché l’Istituto superiore di sanità (Iss) ne sta valutando la conformità. L’auspicio è che il via libera arrivi prima di Pasqua, ma non ci sono conferme in tal senso. «Il Covid si combatte con il tracciamento rapido, con i tamponi salivari e con gli impianti di aerazione e sanificazione», il segnale mandato dal sottosegretario all’Istruzione, Rossano Sasso.
Uno studio dell’Azienda ospedaliera universitaria di Padova, coordinato da Mario Plebani e pubblicato dalla International Federation of Clinical Chemistry and Laboratory Medicine, ha evidenziato l’elevata efficacia dei test salivari: il 98% dei casi di positività sono stati confermati da tampone molecolare eseguito successivamente.