Scuole aperte: lezioni in presenza anche in università, dal 26 aprile, ma nelle regioni in zona gialla o arancione. Invece in quelle che si trovano in zona rossa il ritorno in classe è possibile solo fino alla terza media, mentre alle superiori al 50%. Questo è quanto emerso al termine della Cabina di regia tra Governo e Regioni, confermato poi dal premier Mario Draghi in conferenza stampa. Solo qualche ora prima la sottosegretaria all’Istruzione Barbara Floridia aveva indicato nel 3 maggio la data entro cui far tornare in classe gli studenti. Non a caso i sindacati sono stati convocati per oggi pomeriggio dal ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, il quale presumibilmente affronterà proprio il tema delle riaperture. Anche perché i dubbi non mancano, soprattutto per quanto riguarda i trasporti.



Non so come si farà a realizzare queste condizioni”, ha dichiarato Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione nazionale presidi. Inoltre, non ci sono novità per quanto riguarda il tema dello screening tramite tamponi veloci. “Tutti auspichiamo la riapertura ma il tema è la fattibilità, non abbiamo informazioni che le condizioni vi siano, vedremo”, ha aggiunto, come riportato dal Corriere della Sera.



SCUOLE APERTE, LIMITE 50% TRASPORTO PUBBLICO

Il premier Mario Draghi in conferenza stampa ha assicurato che sono stati investiti 390 milioni di euro per un programma di potenziamento del trasporto pubblico locale da attuarsi con le Regioni. “Ci sono dei limiti al 50% ma è stato fatto molto. C’è ancora una parte che deve essere spesa, poi passeremo alla Stato-Regioni e sentiremo le iniziative delle Regioni”, ha spiegato il presidente del Consiglio. Del resto, uno dei temi per la riapertura delle scuole superiori era il rischio legato proprio alla frequentazione dei mezzi pubblici da parte degli studenti. Dal 7 aprile gli studenti sono tornati a scuola in presenza fino alla prima media anche nelle regioni rosse, quindi parliamo di 5,6 milioni di alunni. Un’altra fetta è tornata in classe dal 12 aprile, quindi sono passati in presenza 6,5 milioni di studenti grazie al cambio di colori. Ora manca la quota degli studenti delle scuole superiori con cui si arriverà ad 8 milioni di studenti in classe.

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